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Cronaca

Le indagini su Spendopoli: si comprava il tagliaerba e una sega circolare con i soldi della Regione Piemonte

Redazione Quotidiano Piemontese

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I primi dati che riguardano le indagini sulle spese, nel periodo compreso tra il 2010 e il settembre 2012, dei capigruppo in consiglio regionale Giovine, Stara, Lupi e Artesio, indagati per peculato sono fra l’inquietante e il curioso. Per le Fiamme Gialle Michele Giovine, ha speso 120mila euro per il funzionamento del suo gruppo ovvero per lui stesso medesimo: Analizziamo le spese:  16 mila euro per bar, ristoranti e nightclub, 7.800 euro per abiti e profumi, 2.500 euro per spettacoli compresi  700 euro per biglietti per seguire la Juventus, 920 euro per centri estetici. Maurizio Lupi ha speso di meno quasi 74mila euro tra cui 30 mila euro di bar e ristoranti,  20 mila euro per viaggi in treno su tratte tutte da capire e e 500 euro per solarium e parrucchiere.  

Andrea Stara si è attestato sui 57 mila euro con circa 15mila euro spesi di benzina  e quasi 4 mila euro per l’acquisto di un tagliaerba, una sega circolare e un frigorifero. A Eleonora Artesio sono attribuiti più di 12 mila euro per buoni pasto, ristoranti, pedaggi autostradali e ricariche telefoniche. Ma potremmo essere solo alla punta dell’iceberg perchè le Fiamme Gialle stanno analizzando rimborsi e  spese dei gruppi consiliari più numerosi.

Il consigliere delMovimento 5 Stelle Davide Bono Attendiamo che si faccia chiarezza per pronunciarci sul merito delle indagini che hanno coinvolto quattro Consiglieri e relativi Gruppi consiliari in Regione Piemonte, ma sicuramente tutto ciò dimostra la pericolosità dell’assenza di regole per l’utilizzo dei soldi. Tanti soldi in mano a poche persone e totale discrezionalità nell’utilizzo per “ini istituzionali hanno permesso di creare sia piccoli incidenti di percorso sia, temiamo, veri e propri casi di peculato: sarebbe stato auspicabile che la politica riflettesse e ovviasse prima dell’indagine della magistratura , ma come al solito il ravvedimento è tardivo, forse anche perché la situazione faceva comodo a tutti. Fino a ieri: a dimostrare che le azioni della politica in Italia vengono sempre dopo quelle della magistratura”.

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