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Cronaca

Donna morta all’ospedale Martini: consulenza medico legale esclude correlazione con pillola abortiva Ru486

Redazione Quotidiano Piemontese

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ru486La pillola Ru486 non è stata la causa della morte della donna all’ospedale Martini avvenuta circa un mese fa. La consulenza medico legale escluderebbe una correlazione fra l’assunzione del “mifepristone” e il decesso. Il caso era stato immediatamente correlato alla somministrazione della pillola abortiva. La 37enne aveva scelto l’interruzione di gravidanza farmacologica il 4 aprile, data in cui le era quindi stato somministrato il mifepristone per bloccare la gestazione. Nessun effetto collaterale era stato registrato e due giorni dopo i medici dell’ospedale torinese, seguendo il protocollo abituale, le avevano somministrato la prostaglandina, sostanza che favorisce l’eliminazione della mucosa e dell’embrione. Anche in questo caso, le visite e l’ecografia non avevano rivelato nulla al di fuori della norma, ma a distanza di appena quattro ore la paziente aveva iniziato ad accusare i primi problemi. La donna è deceduta dopo una serie di crisi cardiache. Per quanto riguarda la causa del decesso, escluso il mifepristone, rimane sotto esame il prostaglandine e l’antidolorifico Toradol datole per cercare di lenire i crampi e il dolore all’utero. La donna potrebbe avrebbe avuto un’intolleranza così forte da causarle l’arresto cardiaco, ma sarebbe stata una reazione imprevedibile e totalmente inattesa.

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