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Rabellino, la Procura chiude l’inchiesta: accusa di truffa e falso per residenza fittizia nel cuneese e rimborsi non dovuti pari a 110mila euro

Redazione Quotidiano Piemontese

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rabellinoPochi giorni fa Renzo Rabellino aveva annunciato un esposto per firme false che sarebbero a suo giudizio state raccolte in vista del voto che ha portato all’elezione di Sergio Chiamprino alla presidenza della Regione Piemonte. Oggi è lui a finire sotto i riflettori per un’inchiesta che si è conclusa. Renzo Rabellino, secondo la Procura della Repubblica di Torino, avrebbe usufruito di una residenza fittizia nel cuneese per ottenere rimborsi chilometrici non dovuti pari a 110 mila euro dal 2009 al 2013 in qualità di consigliere provinciale dell’ormai disciolto (da pochi giorni) Consiglio provinciale di Torino. I pubblici ministeri Enrica Gabetta e Giancarlo Avenati Bassi hanno chiuso le indagini anche per altri cinque persone, tra cui dei consiglieri di varie circoscrizioni torinesi. Si procede con le accuse di truffa e falso.

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