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Economia

Economia: il Piemonte nel 2014 secondo Ires, fra ottimismo e dati reali

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dopo sette anni di crisi, il quadro economico mondiale è sempre incerto. In Italia, segnali di ripresa deboli e contraddittori nel corso del 2014, con variazioni negative nei primi nove mesi dell’anno e una stabilizzazione del prodotto nell’ultimo trimestre (PIL -0,4% nella media annua).  Previsioni di debole crescita nel 2015.

Il Piemonte nel 2014. Pil piemontese fermo nella media del 2014. Dopo il crollo nel biennio 2008-2009, l’export ha  recuperato il +13% circa nel 2010. Successivamente ha subito un riallineamento aumentando del 7,5% circa nel 2011, quindi a  tassi più modesti successivamente, ma è pur sempre risultata aumentare di circa il 4% nel 2014. La produzione industriale ha mostrato tassi di crescita tendenziali positivi nella seconda metà del 2013 che si sono confermati nel 2014. Bene chimica, gomma e mezzi di trasporto; contrazione, invece, per legno e mobili.
Il primo trimestre dell’anno in corso (2015), mostra una contrazione in termini tendenziali della produzione industriale dello 0,4%. Le previsioni delle imprese piemontesi, nel settore manifatturiero e per il secondo trimestre del 2015, indicano un miglioramento e confermano la ripresa della produzione, grazie ad un irrobustimento degli ordini soprattutto (ma non solo) dall’estero. Segnali incoraggianti dalla domanda di credito per investimenti e un rallentamento nella formazione di  crediti in sofferenza,  in parallelo con un qualche allentamento nei   criteri di erogazione del credito, sia per le grandi che per le PMI.

Previsioni. Il 2015 dovrebbe segnare l’inizio di un processo di crescita più robusta dell’economia regionale, anche se l’evoluzione del PIL non dovrebbe superare l’1%, con una dinamica un poco migliore di quella ipotizzabile per l’economia italiana. La propensione a investire continuerà ad essere gravata da un eccesso di capacità produttiva installata.

Tutto il rapporto IRES 2014 da leggere

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