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Dall’esperienza di Senza Fili Senza Confini nasce Senza Esclusi per combattere il divario digitale nelle zone rurali

Redazione Quotidiano Piemontese

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Senza Fili, Senza confini, l’associazione culturale operatore di comunicazione in grado di portare la banda larga wireleless a Verrua Savoia, in Monferrato, e diventata a fine anno un caso mondiale nel mondo della Rete. Sono oramai passati i sei mesi di operatività del servizio e per celebrare il traguardo parte  il programma Senza Esclusi che origina dalle più di mille richieste d’informazione pervenute alla segreteria dell’Associazione, per replicare il modello in altre zone d’Italia.

Martedì 14 luglio, alle 18, presso la Fortezza di Verrua Savoia, ci sarà la cerimonia di lancio del programma, che coincide con l’inaugurazione della Sede Sociale di Senza Fili Senza Confini, saranno presenti i Sindaci dei Comuni coinvolti, che sigleranno il manifesto di Senza Esclusi.

L’Associazione dei Digital Champions Italiani ha chiesto a Daniele Trinchero, Presidente di Senza Fili Senza Confini e Direttore degli iXem Labs del Politecnico di Torino, di analizzare la scalabilità e replicabilità del modello Verruese, per risolvere il divario digitale nelle zone rurali del Paese.

Lo studio ha evidenziato una duplice criticità: esiste un fattore di scala tra la digitalizzazione urbana e quella rurale, una forbice che negli ultimi anni si è progressivamente ampliata. E poi esiste un divario digitale all’interno della stessa campagna: anche quando il capoluogo riceve una qualche forma di connettività a banda larga, quasi  mai questa raggiunge la totalità del territorio, e spesso i piccoli insediamenti abitativi o le frazioni minuscole non

Da questo studio è nato Senza Esclusi, il programma che riunisce le competenze tecniche del Politecnico di Torino e l’esperienza organizzativa e gestionale dell’Associazione, a favore delle piccole Amministrazioni Locali che vogliano stimolare i propri cittadini a intraprendere un percorso come quello Verruese. Il programma prevede l’analisi del territorio e degli insediamenti, la valutazione degli investimenti necessari, aiuti sul fronte tecnico e

Il modello è stato inizialmente applicato in forma sperimentale al Comune di Lamporo, in provincia di Vercelli, dove in poco più di 4 mesi si è registrata l’adesione di 35 famiglie, su un totale di 238, che oggi dispongono di banda larga al costo di soli 80 Euro all’anno. Il 14 luglio sarà ufficialmente esteso a 7 Comuni che condividono principi e obiettivi dell’Associazione: Brozolo, Brusasco e Cavagnolo in provincia di Torino, Gabiano Monferrato, Mombello Monferrato, Moncestino, Villamiroglio in provincia di Alessandria: realtà con caratteristiche morfologiche e antropologiche simili a quelle Verruesi, con un denominatore comune rappresentato da un forte divario digitale. Il programma sarà operativo da settembre 2015: poiché le famiglie che popolano il territorio oggetto dell’applicazione del programma sono più di 3200, si prevede di raggiungere le 1000 famiglie connesse entro fine anno.

 

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