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Piero Fassino manda una lettera per posta a tutte le famiglie di Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

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In piena campagna per il ballottaggio il sindaco uscente di Torino Piero Fassino ha fatto una scelta vecchio stile, simile a discusse scelte del genere di qualche premier del passato: scrivere una lettera per raccontate la sua gestione della città di Torino e spedirla a tutti i cittadini. Ecco la missiva del sindaco Piero Fassino.

Cara amica. caro amico, vorrei condividere con te una riflessione sulla posta in gioco il19 giugno al ballottaggio. lo penso che sia in gioco il futuro di Torino. Non un futuro indistinto o impreciso. ma un progetto costruito insieme a te. insieme a tutti noi. Intanto un futuro che arriva da lontano: dalla città di Novelli. di Castellani. di Chiamparino e mia.

Da una progettualità fatta di generosità. di passione. di partecipazione. di sogni anticipatori della modernità di Torino oggi e domani. Una parte significativa del mio programma elettorale concretizza quelle idee e quella passione. Se ancora non lo conosci lo puoi leggere in versione integrale sul sito www.pierofassino2016.it.

Con te abbiamo condiviso un’idea alta della politica: quella della convinzione che con il personale e comune contributo di molti. con la partecipazione e il sapersi mettere in gioco si può fare buona politica. si può lavorare per una società a misura d’uomo e dare concretezza alle aspirazioni e ai bisogni delle persone.

Adesso siamo ad un bivio: vogliamo continuare a trasformare Torino seguendo quella traiettoria o vogliamo interrompere la rivitalizzazione della città “e fermare le macchine”. in attesa di non si sa che cosa? Abbiamo attraversato anni molto duri in cui una crisi economica peggiore di quella del 1929 ha colpito duramente tutta Europa e tutta Italia. Non ci siamo piegati. Ci siamo rimboccati le maniche. abbiamo messo a posto i bilanci e avviato tanti ambiziosi progetti.

È un lavoro che collocherà Torino tra le Città importanti del mondo. in rete con gli altri centri di eccellenza; un lavoro capace di far star meglio le persone. dove la ricchezza sia meglio distribuita. dove si creino decine di migliaia di posti di lavoro e lavoro qualificato. Sogni? Non credo proprio. È quanto stiamo facendo.

Il pericolo di fermare questo cammino è grande: rischiamo di cadere molto male e vanificare il lavoro e i sogni di più di una generazione. Ricordo sempre cosa ha detto Garcia Marquez: “Dio mi ha dato due occhi per guardare avanti e finché saranno aperti io guarderò avanti”.

Questo intendo fare e questo spero voglia fare anche tu andando a votare per me al ballottaggio di domenica 19 giugno. Ma soprattutto è importante che tu sia protagonista nell’affermare questa idea di città in questa fase elettorale chiedendo il voto alla tua rete di amici. colleghi e familiari.