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Alessandria

Ecco perché si sente un boato quando c’è un terremoto

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il terremoto che sabato sera 30 luglio ha scosso il Torinese e spaventato molte persone, fortunatamente senza gravi conseguenze, ha risollevato una delle domande più frequenti: perché si sente un boato quando c’è la scossa di terremoto? Ed ecco la risposta, che possiamo anche ritrovare sul sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, massima istituzione italiana sul tema, che si occupa di monitoraggio e ricerca.

La causa di rombi, boati, schiocchi ecc.., testimoniati dagli uomini fin dall’antichità, è il propagarsi delle onde sismiche che – volgarizzando – si trasferiscono all’aria, allatmosfera diventando onde sonore.

Sul sito dell’Ingv leggiamo: “Oggi sappiamo che il rumore è causato proprio dal passaggio delle onde sismiche.Il terreno si comporta come un enorme altoparlante che si muove sotto i nostri piedi trasferendo le vibrazioni all’aria. Sono le onde P (le più veloci, quindi quelle che arrivano per prime nel tragitto dall’ipocentro al luogo di osservazione) a essere la causa principale dell’emissione acustica, mentre le più lente onde S sono maggiormente responsabili dello scuotimento del terreno”.

E ancora: “Generalmente il terremoto causa rumore nella zona epicentrale anche per sismi di bassa magnitudo. Nelle descrizioni spesso è riferito a un rombo, un tuono, un vento impetuoso, un’esplosione o anche a un colpo secco di fucile. Oltre alle descrizioni dei testimoni, esistono delle rare registrazioni per lo più casuali e fortuite che dimostrano che i terremoti possono produrre suoni nel campo delle frequenze udibili, solitamente in quelle più basse. La mancanza di una rete di strumenti sensibili a queste frequenze ha tuttavia reso il fenomeno difficile da studiare in modo preciso e sistematico”.

Dalla fine degli anni ’90 l’Ingv gestisce un sito dedicato alla raccolta, l’analisi dei dati e la pubblicazione on-line di mappe e grafici sugli effetti dei terremoti: “Le informazioni, raccolte con un semplice questionario, riguardano anche la percezione di rumori legati al terremoto. Attivo nella veste odierna dal 2007 – e costantemente arricchito e migliorato – il sito ha raccolto oltre mezzo milione di questionari e prodotto mappe e grafici per quasi seimila terremoti, basandosi solamente sul libero contributo dei cittadini, ventimila dei quali iscritti ad una rete permanente di collaboratori. Chiunque può farne parte iscrivendosi sul sito e ricevendo informazioni sull’attività sismica in tempo reale”.

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