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La denuncia: “Estintori della metro pronti all’uso ma non revisionati”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Disponibile, pronto per l’uso in caso di emergenza. Ma sostanzialmente scaduto, ossia non revisionato. A denunciare la custodia imperfetta degli estintori presso la metropolitana di Torino è il sindacalista della Fast-Confsal al quale, evidentemente, non è sfuggita la data di scadenza posta sul cartellino di manutenzione. L’ultimo aggiornamento? Risale al Novembre 2017.

Tanto recita il cartellino. E così parte l’accusa: “Qualcuno ci spieghi. Vorremmo che sul piano della sicurezza e della prevenzione non ci siano sbavature da parte della direzione GTT”. Questa la denuncia e la richiesta.

La norma tecnica di riferimento (anche per gli addetti delle ditte esterne) per la manutenzione degli estintori è la norma UNI 9994 del 2003, che indica le periodicità degli interventi di manutenzione e le modalità di esecuzione. Sono previste distinte fasi di manutenzione e, tra queste, la sorveglianza (art. 5.1 norma UNI 9994/2003) e il controllo (art. 5.2. norma UNI 9994/2003), la Revisione (art. 5.3. norma UNI 9994/2003).
La sorveglianza consiste nell’esecuzione, da parte di personale interno all’azienda e con frequenza non definita dalla norma (di solito frequenza mensile), dei seguenti accertamenti circa lo stato dell’estintore: che sia presente e segnalato con apposito cartello; che sia chiaramente visibile, immediatamente utilizzabile e l’accesso allo stesso sia libero da ostacoli; che non sia manomesso; che i contrassegni distintivi siano esposti a vista e siano ben leggibili; che l’indicatore di pressione (se presente), indichi un valore di pressione compreso all’interno del campo verde; che non presenti anomalie (ugelli ostruiti, perdite, tracce di corrosione, sconnessioni); che sia esente da danni alle strutture di supporto ed alla maniglia di trasporto; che se carrellato abbia le ruote funzionanti; che il cartellino di manutenzione sia presente sull’apparecchio e correttamente compilato. Tutte le eventuali anomalie riscontrate devono essere subito eliminate.

Il controllo, invece, consiste nell’esecuzione, da parte di personale esterno specializzato e riconosciuto e con frequenza semestrale, di una verifica dell’efficienza dell’estintore tramite una serie di accertamenti tecnici specifici a seconda del tipo di estintore. Discorso a parte, quindi, per la “revisione”, che consiste nella esecuzione, da parte di personale esterno specializzato e riconosciuto, di una serie di accertamenti ed interventi per verificare e rendere perfettamente efficiente l’estintore. Tra questi interventi (tutti elencati all’art. 5.3 della UNI 9994:2003), è inclusa la ricarica o sostituzione dell’agente estinguente presente nell’estintore (polvere, CO2, schiuma). La frequenza della revisione e, quindi, della ricarica e sostituzione dell’agente estinguente, è così fissata: estintori a polvere, 36 mesi (3 anni); estintori a CO2, 60 mesi (5 anni); estintori a schiuma, 18 mesi. Ovviamente la frequenza parte dalla data di prima carica dell’estintore.

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