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Cronaca

LAV contro il Circo Martin a Susa

Redazione Quotidiano Piemontese

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«Da anni ormai la scienza riconosce l’inadeguatezza di queste strutture per il benessere animale, in attesa del bando nazionale ai circhi con animali, il Comune di Susa incentivi spettacoli alternativi e le famiglie scelgano per i loro figli il divertimento senza crudeltà». La Lega anti vivisezione (LAV) interviene con una nota dopo l’arrivo del Circo Martin a Susa. Di seguito il testo del comunicato:

Da ieri, venerdì 4 maggio, va in scena a Susa (TO) il Circo Martin, salito alle cronache nel 2014 per aver subito il sequestro di tutti gli animali presenti nel circo per ipotesi di maltrattamento e il cui processo è ancora in corso. In passato questo stesso circo aveva ospitato un numero, diventato famigerato rispetto alle Linee Guida della Commissione Scientifica CITES (che sono i criteri per il mantenimento degli animali nei circhi) in quanto comprendeva un cavallo, con in sella una tigre, che trasportava un carretto con dentro un orso bruno.

“Sollecitiamo l’ASL e tutti gli organi competenti ad effettuare i controlli necessari affinché venga verificato il rispetto della legge e dei parametri di detenzione degli animali presso il circo Martin – dichiara Marco Francone, responsabile LAV Torino. Gli animali hanno diritti e dignità che nessuno dovrebbe calpestare, tantomeno per ragioni ludiche o commerciali. Il circo con animali è fuori dal tempo, e non incontra più la sensibilità della maggioranza delle persone. Per questo sono sempre di più gli stati nel mondo che hanno deciso di dire basta all’uso di animali nei circhi. I Comuni incentivino spettacoli alternativi e il pubblico scelga il divertimento senza crudeltà” – conclude Francone.

La LAV sottolinea come i circhi non rappresentino solo un’inaccettabile ingiustizia a danno di individui innocenti, ma anche un problematico insegnamento per i più giovani, in quanto – come spiegato da un documento sottoscritto da oltre 650 psicologi, – può diventare veicolo di una educazione al non rispetto per gli esseri viventi” poiché induce “al disconoscimento dei messaggi di sofferenza” e ostacola “lo sviluppo dell’empatia, che è fondamentale momento di formazione e di crescita, in quanto sollecitano una risposta incongrua, divertita e allegra, alla pena, al disagio”.

L’obiettivo della LAV non è quello di abolire l’attività circense, che fin dall’antichità affascina e diverte persone di ogni età, ma sostenere il nuovo circo contemporaneo, fondato sul rispetto per gli individui in quanto mera manifestazione delle capacità e delle abilità che l’essere umano mette volontariamente in gioco.

La LAV invita tutti i commercianti di Susa e dintorni a non esporre le locandine del circo: «affiggendole si renderebbero complici di un’attività che non protegge gli animali, anzi!».

L’associazione ricorda infine che non appena si installerà il nuovo esecutivo, riprenderanno le attività volte a dare attuazione alla delibera del Parlamento che lo scorso anno ha stabilito che anche l’Italia ponga per sempre fine, così come già altre decine di stati in tutto il mondo, all’uso di animali nei circhi.

Aggiornamento 11 maggio: Abbiamo ricevuto e pubblicato qui la replica del circo Martin.

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