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Dalla Fondazione Crt 2,5 milioni per il recupero dei beni storici, artistici e architettonici

Redazione Quotidiano Piemontese

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È aperto fino al 29 giugno il bando “Restauri Cantieri diffusi” della Fondazione CRT, che stanzia 2,5 milioni di euro per far rinascere beni storici, artistici e architettonici di particolare pregio e valore in Piemonte e Valle d’Aosta, garantendone così la tutela, il mantenimento in buone condizioni e la fruizione da parte del pubblico.

Fondi

I contributi che saranno assegnati della Fondazione CRT– fino a 40mila euro per ogni “cantiere” di intervento – sosterranno il restauro di beni mobili (tele, organi, statue, arredi lignei) e beni immobili sottoposti a tutela. Parte delle risorse potrà essere destinata anche al recupero di organi storici di comprovato valore storico-artistico.

Progetti

Il bando incentiva la fruibilità del patrimonio artistico-architettonico da parte di fasce sempre più ampie di pubblico, facilitandone l’inserimento nei programmi di promozione turistica presenti sul territorio, e incoraggia il coinvolgimento attivo delle comunità locali attraverso iniziative di raccolta fondi.

Oltre alle opere di restauro, i progetti dovranno esplicitare le azioni di valorizzazione che saranno poste in essere per favorire la conoscenza e la piena fruizione dei beni e dei luoghi, migliorandone, ad esempio, le condizioni di utilizzo e di apertura al pubblico.

Partecipanti

Possono partecipare al bando enti pubblici o religiosi, associazioni, fondazioni, musei, comitati ed enti senza scopo di lucro: le domande di contributo dovranno riguardare beni per i quali siano già stati predisposti progetti definitivi/esecutivi autorizzati dalle Soprintendenze e cantierabili entro un anno.

“Con il bando Restauri e Cantieri diffusi sosteniamo da 15 anni gli interventi che riportano all’originario splendore i beni di pregio di cui il Piemonte e la Valle d’Aosta sono ricchi, con il duplice obiettivo di salvaguardare il ‘bello’ e di mettere il patrimonio storico-artistico al centro della vita dei nostri territori – afferma il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. Il coinvolgimento delle comunità locali nelle varie fasi di recupero, valorizzazione e fruizione futura dei beni contribuisce ad arricchire di valore e di significato, anche sociale, un patrimonio splendido ma, a volte, poco visibile”.

“Accanto ad alcune nostre grandi opere, come il recupero e la rinascita delle OGR o la partecipazione a iniziative di grande rilievo come le Residenze Sabaude, l’apertura di molti nuovi ‘cantieri diffusi’ sul territorio innesca un circolo virtuoso, non solo per l’attrattività turistica e culturale del territorio, ma anche per l’economia nel suo complesso, generando un effetto ‘volano’ per il lavoro e per le imprese – dichiara il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci –. Con il sostegno a progetti cantierabili entro un anno, i contributi messi a disposizione dal bando ‘Restauri’ hanno la caratteristica di essere prontamente disponibili proprio là dove servono”.

Salgono così a oltre 40 milioni di euro i contributi complessivi della Fondazione CRT, dal 2003 al 2017, per un totale di 2.430 interventi di recupero, tutela e conservazione del patrimonio storico, artistico e architettonico del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Tutte le informazioni per partecipare sono disponibili sul sito www.fondazionecrt.it

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