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Piemonte

Pensionato piemontese lascia un milione e mezzo di euro al suo gatto

Sergio Lanzillotta

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Sono ricco, ricco, ricco… sono una gatto milionario. Così cantava gatto Silvestro, beniamino dei bambini e famosissimo personaggio dei cartoni animati Looney Tunes e Merrie Melodies. Un jingle che magari starà cantando anche“Tigro”, felino a quattro zampe di Guido Conte, 79 anni, dirigente delle Ferrovie dello Stato in pensione, che lo ha indicato come legittimo erede dei suoi beni.

L’uomo, che è venuto a mancare circa un mese fa, celibe e senza figli, proprietario del gatto, ha incaricato lo studio Stefano Rossi di predisporre un testamento con un legato in favore dell’amico a quattro zampe.

Più in particolare lo stesso che era proprietario di due unità immobiliari  e di due conti correnti, uno postale ed uno bancario presso l’Unicredit e che godeva di entrate pensionistiche quale ex dirigente delle Ferrovie dello Stato, aveva deciso – per quando avrebbe cessato di vivere – che il suo patrimonio sarebbe dovuto essere “utilizzato” in funzione del suo gatto.

A tal uopo la nostra Associazione, spiega l’avvocato,  “aveva predisposto un olografo con nomina di esecutore testamentario, il Dott. Alessandro Romano che vigili sull’adempimento dell’onere”.

E continua: “Tanto per precisare in Italia, a differenza che il altri Paesi, non è possibile nominare erede direttamente un animale, però tramite l’istituto giuridico del legato testamentario si può far si che un soggetto, appunto l’esecutore testamentario, vigili affinché il patrimonio sia asservito alle esigenze del gatto”.

Aggiornamento 31 dicembre.

Ci siamo resi conto che la notizia che abbiamo riportato in buona fede, in seguito ad una mail ricevuta in redazione e dopo aver contattato la persona che ce l’ha inviata, è stata inviata a molte redazioni in giro per l’Italia, ambientando di volta in volta la vicenda in varie città italiane. Stiamo quindi verificando ulteriormente la veridicità della stessa e decidendo se e quali provvedimenti prendere.

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