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Cronaca

Traffico di cuccioli di Bulldog dall’Est Europa, i cani viaggiavano su furgoni senza cibo e acqua

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Un traffico illegale di Bulldog francesi è stato scoperto dai carabinieri forestali del gruppo di Torino e di Asti, coordinati dal nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale di Torino. I cani morivano subito dopo essere stati consegnati ai nuovi padroni e per questo sono cominciate le indagini.

Il primo è stato il padrone di un cucciolo che era morto il giorno dopo il suo arrivo. Il proprietario ha spiegato agli investigatori di aver acquistato il cane su internet per circa 600 euro, cifra di cui il proprietario non aveva voluto risarcirlo. L’animale era senza microchip e tutti i documenti che erano stati consegnati al padrone erano falsi, timbri e nomi dei veterinari compresi. I carabinieri hanno scoperto altri casi simili tra Torino, Caluso e Mombercelli, nell’Astigiano.

Sono riusciti a identificare sei persone che si occupavano del traffico di cuccioli. I cani venivano tolti alle madri poco dopo la nascita e trasportati dall’Est Europa su furgoni e auto senza acqua né cibo. Molti degli animali non son sopravvissuti al viaggio. In una delle perquisizioni i carabinieri hanno trovato 12 cuccioli, che in Slovenia e Ungheria venivano pagati appena 50 euro dagli allevatori per essere rivenduti a prezzi 12 volte superiori in Italia. Uno degli indagati dalla procura di Torino è già stato condannato in Ungheria per maltrattamento su animali in quanto era stato scoperto dalla polizia ungherese mentre trasportava 19 cuccioli nel bagagliaio della macchina, tre dei quali erano già morti. La documentazione di accompagnamento era tutta fasulla e forniva ai possibili acquirenti anche le foto dei genitori dei cuccioli, tutti cani regolari e con il microchip.

(Foto di Ultimoribelle – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=79076787)

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