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La fondazione Agnelli e Google insieme per rendere le scuole più digitali

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Fondazione Agnelli e Google hanno presentato oggi a Torino una collaborazione sui temi dell’istruzione, che prevede diversi e articolati progetti per costruire insieme agli insegnanti italiani strategie e pratiche didattiche innovative attraverso tecnologie e strumenti digitali.

I progetti sono stati illustrati da Carlo d’Asaro Biondo, presidente di EMEA Strategic Relationships, Google, e da John Elkann, presidente di Fondazione Agnelli, in apertura di Te@ch, una giornata di incontro, confronto, lavoro e sperimentazione diretta sulle possibili sinergie tra l’innovazione digitale (tech) e le pratiche didattiche (teaching), organizzata per l’occasione.

La giornata Te@ch fa parte del programma della Italian Tech Week, promossa a Torino da SEI – School of Entrepreneurship & Innovation e altri partners.

In apertura, John Elkann, ha sottolineato: “Grazie alla collaborazione con Google, diamo il via a progetti pensati insieme agli insegnanti e a loro rivolti per aiutarli in una grande sfida educativa: rinnovare la didattica con l’aiuto delle nuove tecnologie. L’obiettivo comune è insegnare in modo più efficace per rendere gli apprendimenti più appassionanti e stimolanti.”

Carlo d’Asaro Biondo ha commentato: “Siamo convinti che il digitale offra enormi opportunità al mondo della scuola e per questo siamo felici di collaborare con la Fondazione Agnelli mettendo le nostre tecnologie a disposizione del settore dell’educazione e offrendo agli insegnanti strumenti per abilitare modi nuovi di trasmettere e condividere il sapere.”

Se mettere l’innovazione digitale al servizio della didattica ha come obiettivi ultimi sviluppare il potenziale dei giovani e arricchire il loro percorso formativo, per conseguirli la Fondazione Agnelli ritiene necessario concentrarsi sulla crescita e il rinnovamento professionale degli insegnanti, che saranno al centro di tutti i progetti della collaborazione.

È il caso dei corsi di formazione al coding Google CS First, che già per due edizioni hanno coinvolto insegnanti delle primarie e delle secondarie di I grado presso il laboratorio Combo della Fondazione Agnelli. Il corso – articolato in moduli base e avanzato – avvicina alle basi della programmazione attraverso i percorsi e materiali didattici sviluppati da Google attraverso l’omonima piattaforma gratuita. I percorsi di CS First utilizzano Scratch, il più diffuso linguaggio di programmazione a blocchi, e permettono agli studenti, a partire dai 9 ai 14 anni, guidati dai loro insegnanti, di realizzare percorsi digitali su temi quali sport, arte, moda, narrazione. I corsi realizzati nella primavera di quest’anno hanno registrato rapidamente il tutto esaurito.

È il caso del nuovo progetto Parallel Education ideato e promosso da Fondazione Agnelli. Per favorire la diffusione di pratiche didattiche efficaci e validate dall’esperienza degli insegnanti, si sta sviluppando con e per i docenti italiani una piattaforma digitale per la formazione reciproca (peer-to-peer training), grazie alla tecnologia Google Cloud. La nuova piattaforma, disponibile in versione beta dall’autunno, verrà utilizzata per un intero anno scolastico (2019/20) da docenti “sperimentatori” in oltre 300 classi di scuola secondaria di I grado. Dal 2020, Parallel Education sarà disponibile a tutti i docenti italiani, che potranno accedervi gratuitamente per dare e ricevere suggerimenti su come migliorare la propria didattica quotidiana, intraprendendo così un solido percorso di sviluppo professionale.

È il caso infine di Te@ch, incontro che ha riunito alcune fra le esperienze più interessanti al mondo nell’ambito dell’innovazione digitale per la didattica e l’apprendimento. L’evento ha permesso ai partecipanti (oltre a docenti, specialisti dell’education, giovani founders…) di sperimentare in prima persona le applicazioni selezionate.

Nella prima parte della giornata, sono state presentate da chi le ha ideate alcune esperienze (app, tool, pratiche innovative) che mettono al centro la figura del docente.

Sana Labs ha raccontato alcune applicazioni nelle quali l’intelligenza artificiale è al servizio della personalizzazione dei processi di apprendimento, con esercizi adattivi e feedback puntuali che aiutano a individuare le potenzialità di miglioramento e sviluppo di ogni studente. Lexplore ha illustrato come l’intelligenza artificiale possa essere di grande utilità della definizione dei bisogni educativi di ogni studente e consenta di individuare precocemente disturbi specifici dell’apprendimento come la dislessia. Maieutical Labs ha fornito la dimostrazione che le applicazioni delle nuove tecnologie non favoriscono solo le materie STEM, ma funzionino altrettanto bene anche con le discipline umanistiche, come il latino. Matherialize ha presentato un’app di facile uso che offre un innovativo sistema di visualizzazione in realtà aumentata dei concetti matematici, rendendo tangibili concetti astratti. EdSights ha spiegato come l’innovazione digitale possa aiutarci a contrastare l’abbandono dei corsi universitari da parte degli immatricolati, offrendo agli studenti a rischio supporto e suggerimenti. Google ha infine descritto le principali risorse della piattaforma CS First.

Nel pomeriggio, i presenti hanno partecipato a workshop per sperimentare una selezione delle applicazioni presentate al mattino e a una dimostrazione di Google Expeditions e Google Arts & Culture, esperienze di realtà immersiva che – attraverso un visore – permettono di avvicinarsi a opere d’arte, esplorare metropoli, osservare da vicino fenomeni scientifici.

Il programma è stato completato da una tavola rotonda con Salvatore Giuliano, sottosegretario del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Giovanni Biondi, presidente di INDIRE e Rosa Bottino, direttrice dell’Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR.

Ulteriori progetti nella stessa logica che mette le risorse digitali al servizio di una nuova centralità degli insegnanti sono in fase di elaborazione.

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