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Torino approva mozione per dichiarare emergenza climatica e ambientale

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Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato all’unanimità, nella seduta odierna, una mozione (primo firmatario Stefano Lo Russo – PD), con la quale si impegna la sindaca e la Giunta a dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale, seguendo quanto già avvenuto da parte di stati come Regno Unito e Irlanda e da oltre 500 consigli comunali in tutto il mondo. Il documento è stato approvato anche con alcuni emendamenti proposti dai consiglieri Federico Mensio e Roberto Malanca (M5S).

Alla luce dei rapporti IPCC-Onu del 2018, secondo cui l’umanità ha tempo fino al 2030 per limitare l’incremento della temperatura a 1,5 gradi, per evitare danni irreversibili al clima e secondo il rapporto IPBES-ONU, pubblicato il 6 maggio 2019 che segnala un declino ecologico “senza precedenti” in cui un milione di specie animali e vegetali sono a rischio estinzione a causa dei cambiamenti climatici, il documento chiede di predisporre, entro 6 mesi, iniziative volte alla riduzione delle emissioni e la promozione delle energie rinnovabili, per incentivare il risparmio energetico nei settori di Pianificazione Urbana, nella Mobilità, negli edifici, nel riscaldamento e raffreddamento, nella riforestazione urbana.

La mozione, ricordando le iniziative di Sciopero mondiale per il Futuro promosso dal movimento Fridays for Future, chiede infine che la Giunta intensifichi il coinvolgimento di cittadini e associazioni nel processo di individuazione delle criticità ambientali e nella loro soluzione e si faccia parte attiva presso Governo e Regione perché vengano adottati analoghi provvedimenti.

Stefano Lo Russo (PD), spiegando come la mozione sia il testo elaborato dai ragazzi del movimento Fridays for future, sottolinea come sia importante prendere atto dell’emergenza ma come sia altrettanto fondamentale dichiarare le azioni conseguenti. Da parte di Enzo Lavolta (PD), l’auspicio che questo documento, a differenza di altri, possa dar vita ad un piano operativo concreto. La concretezza del provvedimento è stata evidenziata anche da Maria Grazia Grippo (PD) che ha sottolineato come questo non sia un atto di bandiera.

Federico Mensio (M5S), spiegando come gli emendamenti proposti diano il senso delle azioni da incentivare da parte dell’Amministrazione (promuovere energie rinnovabili, prevenire produzione di rifiuti, applicare principi dell’economia circolare ecc.) ha invitato, su questo tema, a guardare oltre l’interesse politico e oltre il mandato amministrativo. Per Roberto Malanca (M5S) si tratta di un atto certamente condivisibile ma triste sul quale non si può mettere un cappello politico mentre il presidente della Sala Rossa, Francesco Sicari, intervenuto nella veste di consigliere, ha suggerito di portare il tema all’attenzione delle altre istituzioni convocando un Consiglio comunale aperto. Secondo Viviana Ferrero (M5S), questo è il tempo della responsabilità e del cambiamento degli stili di vita mentre per Francesco Tresso (Lista civica per Torino) sarà utile valutare gli interventi che la Città metterà in atto, magari avvalendosi di figure con competenze specifiche.

Se sui sintomi dei cambiamenti climatici tutti sono d’accordo, è sulla soluzioni che si misura la volontà politica, ha incalzato Damiano Carretto (M5S) mentre Massimo Giovara (M5S) si è soffermato su come il profitto di grandi aziende multinazionali rimanga un limite per le politiche ambientali. Per Antonino Iaria (M5S) è importante comprendere come sia in gioco la sopravvivenza stessa dell’uomo.

Infine l’assessore all’Ambiente, Alberto Unia, ha sottolineato come sia importante prendere atto del ritardo nella tutela dell’ambiente globale. L’Amministrazione comunale ha fatto molto in termini di bilancio arboreo, di raccolta rifiuti porta a porta, di valutazioni delle compensazioni ambientali dal punto di vista dei servizi ecosistemici ed ha concluso affermando come sia fondamentale affrontare le battaglie politiche sui temi ambientali al di fuori delle battaglie di partito.

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