Seguici su

Economia

Territori colpiti dal maltempo estivo, la Regione aumenta a 2,5 milioni di euro i fondi già disponibili

Avatar

Pubblicato

il

Si chiude ad Asti il programma a tappe dei vertici regionali nei territori colpiti dal maltempo estivo, per i quali la Regione Piemonte ha chiesto lo stato di emergenza (per i danni a edifici, infrastrutture e opere pubbliche) e lo stato di calamità (per le attività agricole).

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore ai Trasporti e Protezione civile Marco Gabusi hanno infatti incontrato oggi nel palazzo della Provincia di Asti una sessantina di sindaci dell’Astigiano, i cui territori sono stati danneggiati dai nubifragi dello scorso 12 agosto. Presente anche il presidente della Provincia di Asti Paolo Lanfranco.

La visita nell’astigiano giunge in concomitanza con un’altra emergenza da maltempo, che ha interessato ieri sera l’Albese e il Novarese. Una pioggia straordinariamente intensa ha fatto straripare i corsi d’acqua provocando allagamenti nei centri abitati e conseguenti disagi per la circolazione. Flagellate anche le campagne, dove una grandinata ha danneggiato le uve che stavano per essere raccolte e le piogge hanno rovinato la frutta ancora sugli alberi.  «Quanto avvenuto nelle ultime ore ci ha costretto a rivedere la nostra richiesta di stato di emergenza – sottolineano il presidente Cirio e l’assessore Gabusi -. Abbiamo già inserito l’Albese e la prossima settimana aggiungeremo i dati anche sulla zona del basso Novarese. Vista la situazione abbiamo deciso inoltre di portare da 2 a 2,5 milioni di euro i fondi stanziati a favore dei comuni per gli interventi urgenti, in particolare su viabilità primaria e secondaria, edifici pubblici e scuole».

“Siamo vicini – hanno concluso – ai territori colpiti ieri sera. Fortunatamente non vi sono vittime ma i danni sono numerosi. Un ringraziamento particolare va ai volontari della Protezione civile e ai vigili del fuoco che si sono immediatamente attivati con mezzi e uomini in soccorso della popolazione”.

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *