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Cronaca

Barriere di cemento per blindare l’area del suk a Torino

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È in corso la messa in sicurezza dell’area di San Pietro in Vincoli e Canale Molassi, a Torino, per impedire che i venditori abusivi si posizionino per il tradizionale mercato di libero scambio. Si tratta di un’azione preventiva per arginare il fenomeno dei venditori abusivi che ogni sabato, nonostante il divieto disposto dal Comune con un’ordinanza del 27 dicembre, occupano lo spazio con teli e merce da vendere.

Per impedire l’accesso all’area, alle spalle di Porta Palazzo, l’Ufficio tecnico della Città sta ponendo delle barriere di cemento. La zona è presidiata dalle forze dell’ordine. Una cinquantina di antagonisti sta assistendo alle operazioni. “Appendino fa sollevare muri per continuare la sua guerra ai poveri della città”, scrivono su Facebook.

Le proteste non sono mancate per quella che viene definita la “militarizzaizone del Balon”. Chiara Foglietta ha immediatamente presentato una richiesta di comunicazioni urgenti in Consiglio Comunale.

Dura anche la presa di posizione dei Comitati OltreDora

“Una realtà che per la prima volta in Italia la Città di Torino era riuscita a normare istituendo il mercato di libero scambio, che con il pagamento di una piccola quota, permetteva anche ai venditori occasionali di avere un posto al mercato delle pulci nei fine settimana.”

Però niente, la Sindaca Chiara Appendino e la Giunta di Torino hanno deciso di buttare via tutto, in nome del “decoro” e per ascoltare le proteste di una parte dei residenti (li abbiamo visti ieri davanti alla Prefettura: 50 persone non possono pretendere di essere la voce del quartiere!).

Quando lo scorso giugno, dopo mesi e mesi di richieste cadute nel vuoto, la Sindaca ha accettato di ricevere noi e la nostra raccolta di #3000firme a favore del #LiberoScambio, ha promesso che prima del trasferimento sarebbe stato avviato un “progetto sociale” per 60 dai 350 venditori: di quello non abbiamo visto traccia, però da oggi l’area del Libero Scambio è militarizzata. L’ennesima bugia, l’ennesima mossa vergognosa in una vicenda triste, che ferisce profondamente il quartiere e tutta la nostra città.

Non è questa la Torino che vogliamo.

 

Anche l’Associazione Eco dalle Città si schiera contro il provvedimento:

L’area del libero scambio, del mercatino del riusato povero e popolare, del Balon di Torino è stata occupata militarmente, circondata da transenne e jersey per impedire che come ogni settimana, al sabato, centinaia di ambulanti si mettano a vendere. La nostra associazione Eco dalle Città opera al loro fianco dal settembre 2017 col progetto Vivi Libron, recupero e redistribuzione dei libri invenduti e con altre attività per il riciclo e il riutilizzo ( come il recupero o la raccolta indifferenziata di vestiti e di cartoni). E’ triste e sconcertante che in una città per altri versi avanzata come Torino si voglia espellere dal centro questa storica esperienza di economia circolare popolare informale e multietnica.

Continueremo a impegnarci – e speriamo che altri si impegnino – affinchè questi e altri ambulanti, questa e altra economia del riuso abbiano un futuro.

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