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Cronaca

Ennesimo caso di cellulari all’interno del carcere di Ivrea

Pantaleo Romano

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Si tratta dell’ennesimo caso nel carcere di Ivrea. Questa volta il cellulare era stato occultato in una scatola di plastica dietro al water.

“Constatiamo – dichiara il Segretario Generale dell’ O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), Leo Beneduci – che le carceri, con il ritrovamento di “grappoli” di cellulari, si trasformerebbero, senza l’incessante lavoro di controllo della Polizia Penitenziaria, in luoghi con ‘postazioni telefoniche pubbliche’ illecite, che rappresenterebbero uno smacco alle regole primarie di una sicura detenzione, quella di impedire una comunicazione indiscriminata con l’esterno. Qualcuno risparmi il buonismo derivante dal fatto che l’utenza userebbe il telefonino solo per comunicare con le persone care”.

E’ una pratica comune per i detenuti del carcere di Ivrea. Nel corso degli anni molti sono stati i ritrovamenti di questo tipo. Per Beneduci la colpa sarebbe in parte imputabile alla carenza di organico: “Con gli organici falcidiati, garantire la sicurezza delle carceri non può essere un lavoro miracoloso della Polizia Penitenziaria, che senza divise e senza mezzi rischia financo di lavorare in borghese nelle sezioni. Lodevole l’intervento dei poliziotti penitenziari che sono intervenuti”.

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