Seguici su

Cittadini

Al Palaruffini di Torino 4000 studenti con Oleg Mundic e il Treno della Memoria

Avatar

Pubblicato

il

Il Treno della Memoria da sedici anni ha avviato una profonda riflessione sul Futuro della Memoria: sempre meno testimoni diretti sono ancora in vita e le giovani generazioni sono cronologicamente lontane da accadimenti che percepiscono come distanti. Come immaginare allora di mantenere viva la Memoria in Italia nei prossimi anni? Come attualizzare in chiave storica quanto accaduto? E con quali modalità e strumenti? Interrogativi, questi, che l’associazione nazionale Treno della Memoria vuole condividere prima di tutto con chi sarà chiamato a portare il testimone della Memoria: gli studenti, gli insegnanti e i giovani. Per questo, il 27 gennaio al Palaruffini di Torino, un’intera mattinata sarà dedicata agli istituti superiori di Torino e provincia, per celebrare il Giorno della Memoria.

La mattinata sarà l’occasione per poter ascoltare direttamente la testimonianza di Oleg Mandic, l’ultimo bambino a uscire vivo da Auschwitz. Oleg Mundic, che ha oggi 88 anni, ha scritto un libro sulla sua tragica esperienza e ha dedicato una parte importante delle propria vita a portare la sua testimonianza in giro per il mondo. Nato italiano, la sua famiglia è stata austriaca e poi croata, travolta dai destini di quell’angolo di Europa. Sono stati invitati rappresentanti della Comunità ebraica, dell’Anpi e dell’Aned.

A Futura memoria! vuole essere, come è già stato in passato, una mattinata di riflessione, ascolto, attività e conoscenza storica che permetterà di assumere insieme il testimone della Memoria, a cui è prevista la partecipazione di 4.000 studenti.

Il Treno della Memoria

Il primo Treno della Memoria è partito il 27 gennaio 2005. Fino a oggi il Treno ha lavorato con oltre 14 regioni, 20 province e alcune centinaia comuni – solo quest’anno 105 comuni hanno patrocinato il progetto – e ha portato a visitare i campi di Auschwitz e Birkenau circa 50.000 ragazzi provenienti da molte regioni d’Italia di età compresa fra i 17 e i 25 anni.

Nel 2020 il Treno della Memoria, che oggi può contare sul supporto di 200 volontari, porterà circa 5.500 partecipanti fra studenti e privati cittadini da tutto il territorio nazionale (in particolare da Piemonte, Puglia, Trentino, Lombardia, Sicilia, Calabria, Lazio, Abruzzo e Veneto) e sarà caratterizzato da 6 focus: disabilità, migranti, LGBT (lesbico, gay bisessuale, trans gender), pace, ambiente e condizione della donna.

Il Treno della Memoria è anche attento all’impatto ambientale: infatti, grazie alla collaborazione con AzzeroCO2, gli organizzatori hanno scelto da tempo di compensare le emissioni di CO2eq associate agli spostamenti dei partecipanti del Treno. Negli anni passati sono stati infatti acquistati, per questo, crediti di emissione per due progetti di forestazione in Italia: uno del Parco Nazionale del Gargano (FG) e uno del Parco Fluviale del Po e del Torrente Orba (AL). Oggi gli organizzatori vogliono invece fare un passo in più: lavorare insieme ai propri partner pubblici e privati alla creazione di tanti Boschi della Memoria, individuando aree urbane o extraurbane, anche in dissesto idrogeologico, da riqualificare trasformandole in “aree verdi”.

Anche nel 2020 è confermato il protocollo sottoscritto l’anno scorso tra l’associazione Treno della Memoria e l’Istituto Enciclopedia Treccani grazie al quale la piattaforma online Treccani Scuola renderà gratuitamente accessibile per le scuole italiane parte del patrimonio educativo prodotto dall’Associazione. In particolare verranno pubblicate sulla piattaforma i numeri completi della rivista “Pagine di Memoria” – la rivista del Treno della Memoria – e i videointerventi di docenti universitari ed esperti utili a introdurre ed approfondire i temi trattati nella rivista stessa.

Il Treno ha anche siglato protocolli di intesa per favorire la diffusione delle iniziative volte alla sensibilizzazione sui temi della memoria e della Shoa con UPI (Unione delle Province Italiane) e con ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani).

Il Treno della Memoria, che ha l’alto patronato del Presidente della Repubblica e l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, parteciperà con una sua delegazione alle celebrazioni ufficiali del settantacinquesimo di Auschwitz e collabora stabilmente con ANPI, ANED, ANCI, Museo diffuso della Resistenza, Museo di Auschwitz e Birkenau, Museo Fabbrica di Shindler, Fondazione Museo Storico di Trento, Fondazione ex campo Fossoli, Istituto di cultura Italiana a Cracovia.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *