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Trattativa FCA – Intesa San Paolo per un credito di 6,3 mld: “destinato esclusivamente alle attività italiane”

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In seguito alla discussione che si è aperta nella giornata di oggi sulla trattativa tra FCA e Intesa San Paolo circa l’ottenimento di un credito di 6,3 miliardi di euro con copertura pubblica secondo il decreto liquidità in sostegno alle piccole e grandi imprese colpite dall’emergenza coronavirus, la stessa azienda del settore automotive ha rilasciato un comunicato stampa in cui chiarisce che i soldi del credito sono “destinati esclusivamente alle attività italiane del Gruppo FCA e al sostegno della filiera dell’automotive in Italia”.

“L’innovativo accordo – si legge nella nota – riconoscerebbe il ruolo del settore automobilistico nazionale, di cui FCA, insieme ai fornitori e ai partner è il fulcro, nella ripartenza del sistema industriale italiano. Tale posizionamento sarà rafforzato nei prossimi anni dall’ampio piano di investimenti già presentato e confermato come testimoniano i recenti avvii della produzione dei nuovi modelli Fiat 500 elettrica a Torino e Jeep Renegade e Compass PHEV a Melfi. Nel suo complesso – ribadisce la società – il comparto dell’automotive è un settore chiave dell’industria italiana: e lo è sia per rilevanza che per struttura. Da solo equivale a circa il 6,2% del Pil italiano e da occupazione a circa il 7% dell’intero settore manifatturiero.”

“La nuova linea di credito – continua – che si inserirebbe nell’ampio programma di FCA per una ripresa in sicurezza delle attività in Italia, farebbe seguito a un periodo senza precedenti, in cui le azioni tempestive messe in atto per mettere al sicuro dipendenti, famiglie e comunità durante l’emergenza da Covid-19, hanno comportato il totale blocco della produzione e delle attività di vendita di FCA in Italia, con un drastico e inevitabile impatto sul breve e medio termine dell’intero ecosistema automobilistico.”

Le polemiche riguardo il finanziamento hanno giudicato inopportuna la concessione di prestiti garantiti dallo stato a una società che ha la sede legale in Olanda e quella fiscale in Gran Bretagna.

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