Non solo Milano. La protesta dei gilet arancioni, movimento fondato dell’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo, 74 anni, è scesa in piazza anche a Torino. “Il Covid è un disegno per venderci alla Cina”, il mantra del movimento che ha protestato  contro “un governo illegale” al grido di “libertà , libertà ”.
Se la piazza più calda è stata quella milanese, grazie alla presenza dello stesso Pappalardo, e dove migliaia di persone sono state immortalate senza mascherine e prive di distanziamento sociale, non meno polemiche ha suscitato quella torinese.Â
I manifestanti si sono ritrovati in piazza Statuto, inneggiando al ritorno alla lira e chiedendo le dimissioni del premier Conte. In tanti avevano la mascherina, ma molti l’hanno abbassata poco dopo l’inizio della protesta.
“La sindaca Chiara Appendino condanni subito questa manifestazione a nome della Città . Capisco il disagio economico che uno possa vivere, accetto il non avere fiducia in questo Governo e opporsi al suo operato – scrive Fabrizio Rossatto, portavoce MGS TORINO -. Ma oggi sono scesi in piazza fascisti e persone malsane. Non abboccate, c’era anche Casa Pound!. Questo non è protestare. Questo è un fallimento della società di massa come il fascismo. Questo è disprezzo verso chi è morto senza il conforto dei parenti.”Â
Posted by Matteo Cugliari on Saturday, May 30, 2020