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Cronaca

Fingevano di innamorarsi degli anziani delle case di riposo dove lavoravano, estorto un milione di euro in 10 anni

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Due donne e il figlio di una di queste sono accusate di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, estorsione ed autoriciclaggio. Le due, che lavorano come Oss in case di riposo del territorio, da anni raggiravano gli anziani ospiti conquistando la loro fiducia, spesso puntando su finte relazioni sentimentali, e poi si facevano fare cospicui bonifici.

In diversi casi avevano promesso di restituire i soldi una volta incassata una cospicua eredità, facendo anche intervenire un finto funzionaio del tribunale a garanzia. Due vittime sono state conosciute in una Rsa di Valperga dove le due donne lavoravano come operatrici sanitarie, mentre altre tre sono state adescate presso bar e sale da ballo del luogo.

Dal 2011 al 2019 sarebbe più di un milione la somma estorta alle cinque vittime. I militari della Compagnia di Ivrea hanno sequestrato 2 immobili, 3 autovetture, contante e titoli bancari.

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