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La protesta dei lavoratori della ex Embraco arriva sulle strade del Giro d’Italia

Vincenzo Spinello

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Ieri, 8 maggio, durante la prima tappa a cronometro del Giro d’Italia svoltasi interamente a Torino, si è fatta sentire la protesta dei lavoratori della ex Embraco che da qualche giorno hanno ricevuto la lettera di licenziamento. I manifestanti, circa 40, sono arrivati nei pressi del percorso della tappa, dopo aver sfilato in corteo per le vie del centro cittadino della città sabauda, appendendo uno striscione alle transenne e intonando slogan contro il governo, in particolare contro il ministro Giorgetti e la giunta regionale, il tutto in maniera assolutamente pacifica. Non sono serviti ben 4 governi a risolvere la loro vertenza ed ora sono arrivate le lettere di licenziamento per i 700 dipendenti.

Al fianco dei lavoratori si è schierato il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero che ha presenziato al corteo:

“La rabbia e la delusione degli operai della ex Embraco/Ventures sono pienamente comprensibili e condivisibili. Si sentono abbandonati e traditi dalle istituzioni, l’unica cosa certa sono le lettere di licenziamento per lo stabilimento del chierese, e per quello veneto l’autorizzazione alla vendita dell’azienda. Per questo ho voluto ancora una volta essere al loro fianco, nel corteo che ha raggiunto piazza Castello in occasione della partenza del Giro d’Italia. Resto convinto che lo sblocco del progetto Italcomp rappresenti la più concreta possibilità per dare un futuro ai 400 lavoratori che vedranno scadere la cassa integrazione il 22 luglio, e su questo fronte non solo si registra un completo stallo, ma il primo a non essere convinto pare proprio il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, che nei giorni scorsi ha invocato un intervento privato, come se mai nessuno prima ci avesse pensato. Ma Cirio, Allasia ed i vertici piemontesi della Lega su questo non hanno nulla da dire? Tirare in ballo ora scenari non più praticabili, è solo un modo per nascondere la mancanza di capacità politica nel perseguire il progetto Italcomp. Piuttosto, si dovrebbero prevedere vere incentivazioni per gli imprenditori locali disponibili ad assorbire quote degli operai ex Embraco, ad esempio attingendo al fondo Escrow”

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