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Cirio sul rischio del Piemonte in zona gialla per capodanno: “Lavoro perché non accada”

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“Gli stati di emergenza vanno definiti non sulla base delle sensibilità dei politici, ma su dati oggettivi. Penso che lo stato di emergenza non piaccia a nessuno, se potessimo scegliere di interromperlo domani saremmo contenti, ma saranno i numeri dei contagi a dircelo”. Così risponde il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, a margine della presentazione della cabina di regia sul Pnrr, alla domanda sul prolungamento dello stato di emergenza.

“Il numero dei contagi, che sta crescendo ancora in questi giorni – continua il presidente – va in una direzione che non è quella di un immediato stop dello stato di emergenza”.

Alla domanda sul Piemonte in zona gialla per capodanno Cirio risponde: “Lavoro perché non accada”.

“Non penso – dichiara Cirio -. Io spero e lavoro perché questo non accada ed è per questo che il Piemonte è orgogliosamente al primo posto in Italia per terze dosi fatte ai cittadini, perché il vaccino ci salva”.

Alla presentazione c’era anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo che conferma le parole di Cirio: “”L’emergenza pandemica non è finita, dobbiamo stare attenti, dobbiamo essere prudenti e adottare tutti i criteri di comportamento che servono a limitare il contagio, ma soprattutto dobbiamo vaccinarci”.

“Noi abbiamo preso un principio di precauzione per evitare la propagazione del virus. Io raccomando a tutti il buonsenso. Non è l’ordinanza che risolve il virus che viene sconfitto dal vaccino e dal buonsenso” – conclude Lo Russo riguardo all’ordinanza delle mascherine all’aperto in alcune zone della città.

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