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Ambiente

Va normalizzandosi la situazione inquinanti a Beinasco nella zona dell’incendio alla Demap

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Continuano i monitoraggi da parte di Arpa degli inquinanti nell’aria in seguito all’incendio del capannone della Demap a Beinasco avvenuto nel pomeriggio del 12 dicembre scorso.

Dopo le prime fasi in cui si è utilizzata, come di consueto nelle emergenze, la strumentazione portatile da campo e i campionatori per le analisi di laboratorio, martedì 14 dicembre è stato installato un mezzo mobile della qualità dell’aria per il monitoraggio in continuo di alcuni specifici parametri in Viale Risorgimento a Beinasco.

I dati di benzene aggiornati alle 10 di venerdì 17 dicembre indicano un andamento in decrescita, anche se rimane netta l’influenza dell’incendio sui dati registrati dal laboratorio mobile, come evidenzia la linea gialla del grafico.

I dati della stazione di Beinasco Trm indicano un’influenza il giorno 14 e il 15 nelle prime ore del mattino, poi si allinea alle altre stazioni dell’agglomerato torinese.

Le polveri sottili PM10 non danno scostamenti evidenti rispetto ad altre stazioni dei comuni dell’agglomerato torinese.

Il monossido di carbonio misurato dal laboratorio sta decrescendo dopo la crescita misurata dal laboratorio mobile il 15 dicembre scorso oggi è allineato alle altre stazioni.

Per ortoxilene ed etilbenzene alle 10 del 17 dicembre indicano un andamento in decrescita, anche se rimane netta l’influenza dell’incendio sui dati registrati dal laboratorio mobile, come evidenzia la linea gialla del grafico.

Parallelamente è proseguito il monitoraggio dei COV (Composti Organici Volatili) a Beinasco, nei comuni limitrofi e in alcune zone di Torino. I dati, tra i 200 e i 250 ppb – parti per bilione, sono in linea con i valori di fondo considerate le attuali condizioni meteorologiche che non favoriscono la dispersione degli inquinanti, paragonabili a misure effettuate in altri comuni della regione non interessati dalla ricaduta dei gas dell’incendio di Beinasco.

I vigili del fuoco hanno comunicato che la fase dell’incendio con fiamma libera è terminato mentre continuano le operazioni di raffreddamento della massa combusta residua. In questa fase le esalazioni di gas e la loro ricaduta nelle aree industriali limitrofe sono in ulteriore riduzione seppur ancora misurabili nell’interno di una distanza circoscrivibile in un centinaio di metri dal confine dello stabilimento.

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