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Asti, genitori condannati per stalking nei confronti della figlia di cui rifiutavano la separazione dal marito

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Hanno perseguitato dal 2015 la figlia definendola “una figlia ingrata e una cattiva madre”, anche davanti ai due figli minori di lei, tormentandola a tutte le ore, al lavoro e a casa, anche di notte, arrivando a minacciare di mettere una bomba in casa.

Madre e padre della donna sono stati condannati dal tribunale di Asti a 1 anno e mezzo e una multa da 600 euro per stalking, lesioni e violenza privata.

La donna ha evitato il conflitto cambiando luogo di lavoro, telefono e indirizzo email, ma i genitori hanno continuato ad infastidirla, in un’occasione, dopo essersi presentati al lavoro di lei hanno preteso di prendersi i nipoti e la madre, secondo alcune testimonianze, l’avrebbe strattonata per un braccio, portata fuori, presa per i capelli e colpita con i pugni. Tutto perché erano convinti che avesse una relazione extraconiugale con un collega causa della separazione con il marito.

Quando nel 2016 si separa definitivamente dal marito la situazione non migliora. Continuano gli appostamenti durante la notte per tormentarla e farle ricordare l’incubo in cui stava vivendo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’aggressione del padre in un parcheggio. Alla loro vista si era nascosta, ma il padre la trova e la prende a schiaffi esclamando “Saluta tua madre, st****a!” In pronto soccorso poi, alla presenza dei medici e in un ambiente protetto decide di denunciare.

“È una storia molto triste – dichiara l’avvocato Davide Arri, che assiste la donna – in quanto una vicenda di violenza tra genitori e figli, che ha coinvolto purtroppo anche i nipoti e che ha distrutto la vita della mia assistita, sotto ogni profilo, con conseguenze disastrose. Ha cambiato luogo di lavoro, tutti i suoi riferimenti per cercare di sottrarre lei e i figli a questa furia persecutoria. Tuttavia, pur nella tristezza, siamo soddisfatti della sentenza e del risarcimento, anche se nulla potrà mai risarcirla completamente”.

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