Seguici su

Cronaca

Torino, morte della piccola Fatima: il patrigno resta in carcere

Avatar

Pubblicato

il

I giudici del riesame hanno respinto il ricorso presentato dall’avvocato difensore Alessandro Sena, rimane quindi in carcere Mohssine Azhar, il 32enne accusato di aver lanciato la piccola Fatima, tre anni, figlia della compagna, dal ballatoio al quinto piano di un palazzo in via Milano a Torino.

All’epoca gli inquirenti avevano messo in dubbio subito le spiegazioni di Mohssine Azhar, patrigno della bimba, che aveva spiegato che la piccola gli era scivolata dalle mani mentre “stava giocando al ‘vola vola’”. Versione in contrasto con quella della mamma Lucia Chinelli che, in un primo momento, ha affermato di non essere presente durante l’incidente ma poi ha accusato l’uomo di aver “lanciato apposta la piccola” dopo un litigio scoppiato perché la donna voleva riportare la bimba a casa, al piano di sotto.

Per la procura, che durante le indagini ha modificato l’accusa da omicidio colposo a omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi, il 13 gennaio l’uomo, ubriaco e sotto effetto di stupefacenti, avrebbe lanciato la piccola dal balcone durante una discussione con la compagna. Tesi supportata anche dall’esito dell’esame autoptico.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *