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La storia dell’abbazia del Principato di Lucedio, dove nacque la coltivazione del riso in Italia

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In Piemonte, nel vercellese, esiste un luogo magico che ha davvero qualcosa di speciale. E’ il Principato di Lucedio. Fondato dai monaci cistercensi nel 1123, che bonificarono quel territorio, è il luogo dove è nata la coltivazione del riso italiana. Dell’antica abbazia oggi restano il salone dei conversi, la sala capitolare, la chiesa antica con il suo campanile e la seconda chiesa.

Dall’abbazia si sviluppano le cosiddette Grange, che costellano la bassa vercellese. Sono spazi dove si lavorava la terra, ci si occupava dell’aspetto produttivo in passato e che ancora oggi sono aziende agricole di lunghissima tradizione. Una di queste è oggi l’azienda agricola Principato di Lucedio.

L’abbazia, come è ovvio, sorge in una strategica posizione lungo la Via Francigena, ed è quindi stata centro di potere economico e politico, tanto che passò dai Gonzaga ai Savoia, da Napoleone a diverse famiglie nobili, fino all’attuale proprietaria, la contessa Rosetta Clara Cavalli d’Olivola Salvadori di Wiesenhoff.

Le foto in gallery sono di Mario Alesina.

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