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Dal 1° giugno stop green pass per l’ingresso in Italia

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Se bisogna aspettare fino al 15 giugno per lo stop alle mascherine obbligatorie al chiuso in alcuni settori, già dal 1° giugno a venir meno sarà l’utilizzo della Certificazione verde per l’ingresso in Italia.

Come reso noto dall’ufficio stampa del Ministero della Salute, scade oggi, 31 maggio, l’ordinanza del ministro della Salute Speranza che prevede la Certificazione verde Covid-19 (green pass) per entrare in Italia, sia per i turisti che per gli italiani. La misura non verrà prorogata.

Dopo l’eliminazione del Passenger Locator Form, il modulo utilizzato dalle autorità sanitarie per i viaggi, stiamo per dire addio anche a una delle ultime limitazioni strettamente legate al periodo pandemico. Il green pass per entrare in Italia poteva essere ottenuto tramite il  completamento del ciclo vaccinale prescritto anti-SARS-CoV-2; oppure per guarigione da Covid-19 o dopo aver fatto un tampone molecolare o antigenico rapido con esito negativo.

E se l’Italia ha deciso lo stop della certificazione Covid, non è così per altri Paesi Ue: il green pass rimane obbligatorio per l’ingresso in Germania, Francia, Spagna, Portogallo.

Fino al 31 dicembre 2022 la Certificazione verde Covid-19 è obbligatoria per:

  • la permanenza degli accompagnatori dei pazienti non affetti da Covid-19 nelle sale di attesa dei dipartimenti di emergenza e accettazione, dei reparti di pronto soccorso e dei reparti delle strutture ospedaliere, dei centri diagnostici e dei poliambulatori specialistici;
  • la permanenza nelle strutture sanitarie e sociosanitarie degli accompagnatori di pazienti con disabilità gravi o di soggetti affetti da Alzheimer o altre demenze o deficit cognitivi certificati. È sempre consentito agli accompagnatori di tali soggetti prestare assistenza, anche nei reparti di degenza e di pronto soccorso, nel rispetto delle indicazioni del direttore sanitario della struttura;
  • l’accesso dei visitatori ai reparti di degenza delle strutture ospedaliere, alle strutture residenziali, socioassistenziali, socio-sanitarie e hospice;
  • le uscite temporanee delle persone ospitate presso strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite, hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, strutture residenziali socioassistenziali e altre strutture residenziali.

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