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Cultura

Torino: 10 e 11 settembre la cerimonia del Rinnovo dei voti di Superga e la Festa degli Stati di Savoia

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Nel fine settimana di sabato 10 e domenica 11 settembre a Torino torneranno protagoniste le tradizioni culturali, storiche e religiose del Piemonte con l’edizione 2022 del “Rinnovo dei voti – Arnovassion dij vot” e della “Festa degli Stati di Savoia”, ricorrenza legata alla liberazione di Torino, al tempo capitale degli Stati sabaudi, dall’assedio franco-spagnolo del 1706 e al voto religioso con cui, secondo la tradizione, il duca Vittorio Amedeo II s’impegnò a edificare una grande chiesa in onore della Madonna.

L’importante evento, organizzato dalla delegazione “Piemonte e Stati di Savoia” del movimento culturale “Croce Reale – Rinnovamento nella Tradizione” con il sostegno della Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte e la collaborazione della direzione della Basilica di Superga, affidata alla comunità religiosa del SERMIG (Servizio Missionario Giovani) di Torino, avrà inizio sabato 10 settembre, presso la Sala Valfrè della chiesa di San Filippo Neri (ingresso da via Accademia delle Scienze, 11), nel cuore della Torino sabauda, con il convegno sul tema “Fede, cultura e tradizioni in Piemonte e negli antichi Stati di Savoia: Sacra Sindone e devozione mariana nel Piemonte sabaudo”.

Dopo i saluti delle autorità presenti, l’incontro, in programma a partire dalle ore 16 e moderato da Daniela Rigoni, giurista ed esperta di diritto internazionale, vedrà l’intervento di numerosi e qualificati relatori, anche appartenenti al mondo accademico, che illustreranno, sotto diversi punti di vista, il rapporto storico tra sentimento religioso e identità culturale in Piemonte e nei territori sabaudi con particolare riguardo al radicamento del culto mariano, che traspare con immediata evidenza dalla grandiosità di tante architetture santuariali dedicate alla Madonna, molte delle quali promosse, finanziate e volute da duchi e sovrani sabaudi, e al ruolo rivestito dalla Sacra Sindone, la reliquia più importante della Cristianità, pervenuta a Casa Savoia nel 1453 ed entrata da quel momento non solo nell’orizzonte devozionale della dinastia, ma anche nel sentimento religioso popolare, espresso dal punto di vista iconografico negli innumerevoli affreschi “sindonici”, raffiguranti cioè il sacro telo, realizzati nel corso dei secoli, spesso da artisti itineranti e rimasti anonimi, in città e paesi dei domini sabaudi.

Al termine della conferenza, vi sarà la possibilità, in collaborazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e la Fondazione Carlo Acutis, di visitare la mostra “Volto nei Volti”, aperta al pubblico fino al 18 settembre negli spazi della Pinacoteca dell’Accademia Albertina (via Accademia Albertina, 8) e pensata per approfondire il tema della rappresentazione e interpretazione del volto di Cristo nelle arti, tra dipinti rinascimentali e caravaggeschi, disegni gaudenziani e scenografici allestimenti multimediali.

La giornata di sabato 10 settembre si concluderà alle ore 21 nella splendida cornice della Real Chiesa di San Lorenzo, nella centrale piazza Castello, epicentro del potere sabaudo, con il concerto “Arnovassion dij vot – per la pace dei popoli e delle nazioni” che proporrà, con finalità benefiche, un vasto repertorio di musiche tradizionali e del periodo barocco.

Domenica 11 settembre le celebrazioni entreranno nel vivo con la solenne cerimonia del “Rinnovo dei voti – Arnovassion dij vot”, in programma presso la Basilica di Superga, che perpetua la memoria del voto fatto dal duca Vittorio Amedeo II per la liberazione della capitale sabauda dall’assedio del 1706. Salito il 2 settembre, in compagnia del cugino principe Eugenio, sulla cima del colle, punto di osservazione ideale per concertare il piano di battaglia, il duca Vittorio Amedeo II, come racconta la tradizione, si raccolse in preghiera dinnanzi all’effigie della Madonna nel piccolo oratorio di Santa Maria sub pèrgolam, implorandone l’intercessione e facendo voto, in caso di vittoria, di patrocinare l’edificazione sulla vetta della colle di una grande chiesa dedicata alla Vergine, di cui si posò la prima pietra già nel 1717 e che giunse a compimento nel 1731 con l’inaugurazione del tempio sacro, progettato dal messinese Filippo Juvarra, regnante Carlo Emanuele III.

Le celebrazioni del “Rinnovo dei voti” avranno inizio domenica mattina dalle ore 9 con il rito dell’alzabandiera, seguito dalla sfilata dei gruppi storici, che si esibiranno nei loro costumi e divise d’epoca in rappresentanza di vari territori piemontesi e degli antichi Stati. Alle ore 11, dopo i saluti delle autorità, è in programma la rievocazione storica dell’assedio di Torino e del voto di re Vittorio Amedeo II e del principe Eugenio di Savoia-Soissons.

Alle ore 11.30 è prevista la celebrazione della Santa Messa del Rinnovo dei Voti e, al termine della funzione religiosa, l’omaggio alla Beata Vergine di Superga, presso la cappella della Madonna delle Grazie interna alla Basilica, e alle Tombe Reali, dove sono custodite le spoglie di molti membri della dinastia sabauda.

L’evento del “Rinnovo dei voti – Arnovassion dij vot” e della “Festa degli Stati di Savoia” si collega alla vittoria conseguita il 7 settembre 1706 dall’esercito austro-sabaudo, guidato dal duca Vittorio Amedeo II di Savoia e dal cugino, principe Eugenio di Savoia-Soissons, contro l’armata franco-ispanica, forte di 45.000 soldati, che dal mese di maggio cingeva d’assedio la città di Torino, capitale degli Stati di Savoia, nel quadro del conflitto di portata europea conosciuto come “Guerra di Successione Spagnola” (1701-1714).

Il lungo assedio, segnato da continui bombardamenti sulla città con palle di pietra e bombe incendiarie, ebbe termine con la battaglia del 7 settembre, che obbligò i franco-ispanici alla ritirata: negli anni successivi alla grande impresa si affermò, a Torino e nell’intero territorio degli Stati Sabaudi, la consuetudine di celebrare la ricorrenza della vittoria e della liberazione dall’assedio come una grande festa nazionale, e questa gloriosa tradizione, interrotta per un lungo periodo, è stata in tempi recenti riportata in auge, coinvolgendo gruppi e delegazioni provenienti da tutte le province storiche degli antichi Stati, in particolare Nizza e Savoia.

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