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Cronaca

San Michele Mondovì, aggrediscono autista di bus privato per farsi portare a Ceva

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Nella serata di venerdì 19 agosto un autista di pullman di un’azienda privata ha lasciato i passeggeri a San Michele Mondovì. Dopo una gita a Berna gli ultimi partecipanti sono scesi dal mezzo e nel bus erano rimasti l’autista e sua moglie.

Intorno alla mezzanotte un gruppo di ragazzi è salito sul pullman fermo in in piazza Don Pennino e ha chiesto di essere portato a Ceva. L’autista, dopo aver spiegato che il pullman lavora per un’agenzia di viaggi e quindi non è di linea, ha intimato i giovani a scendere. Per tutta risposta il gruppo ha insultato la coppia e ha strattonato l’uomo per poi lanciare contro il bus un sasso che ha sfondato uno dei vetri.

Non contenti hanno divelto un dissuasore di ghisa e lo hanno lanciato contro il mezzo che nel frattempo aveva chiuso le porte e si stava allontanando.

Qualcuno che ha assistito alla scena ha chiamato i carabinieri, ma al loro arrivo i ragazzi era già fuggiti via. Per Domenico Michelotti, sindaco di San Michele Mondovì, il paese “è stanco di avere paura di uscire la sera, stanco di convivere con un gruppo di persone, la maggior parte minorenni, che non hanno rispetto per niente e per nessuno. Ieri sera è andata bene, ma qualcuno poteva finire in ospedale”.

L’autista e la moglie hanno sporto denuncia ieri mattina ai carabinieri, che hanno raccolto le testimonianze dei presenti. Anche il comune nella figura del sindaco ha sporto denuncia per i danni al bene pubblico e annuncia che si costituirà parte civile in un eventuale processo nei confronti dei giovanissimi.

“San Michele non merita questo, è un bel paese, di gente buona e laboriosa, e non merita di essere infangato da questi atti violenti e vandalici” – riferisce a La Stampa il sindaco Michelotti.

 

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