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#To25 Brain Storm, una tempesta di cervelli sta per ad abbattersi su Torino

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Una tempesta di cervelli è pronta ad abbattersi su Torino. Guardando al futuro, non si può non fare un salto nel passato. Nel 1959, Primo Nebiolo riprese la straordinaria intuizione del barone Pierre de Coubertin, inventore delle Olimpiadi, e concepì le Universiadi. Una svolta epocale, per attestare che mentre si studia, si impara e si diventa società civile bisogna anche tenere in forma il nostro corpo e farlo diventare una parte essenziale della nostra vita quotidiana.

Gli antichi dicevano: «Mens sana in corpore sano». Ecco perché Torino, in occasione della trentaduesima edizione invernale dei World University Games Winter che si terranno dal 13 al 23 gennaio 2025, ha immaginato di raddoppiare, ovvero di non avere soltanto gare sportive, ma anche sfide intellettuali.

In occasione della settima Giornata Mondiale dello Sport Universitario, alla Cavallerizza Reale di Torino è stata presentata #To25 Brain Storm, la competizione che coinvolgerà mille giovani da tutto il mondo, che si confronteranno in 12 discipline intellettuali, esattamente come le 12 (9 sport obbligatori + 3 opzionali) che solitamente fanno parte del programma dei Giochi Mondiali Universitari invernali. Proprio per riprendere questa suddivisione, 9 delle discipline saranno scelte dai quattro Atenei piemontesi.

Alla presentazione del progetto illustrato da Paolo Verri (responsabile del programma culturale di Torino 2025), infatti, sono intervenuti i quattro Magnifici Rettori delle Università promotrici. La conferenza è stata tradotta in LIS (Lingua dei Segni Italiana) grazie alla collaborazione di Michela Ferraro.

Così Alessandro Ciro Sciretti (presidente C.O. Torino 2025 e presidente Edisu Piemonte): «Oggi è una giornata straordinariamente importante. È la prima volta in cui presentiamo un progetto inclusivo, che vuole andare ben oltre la parte sportiva. Un grande evento come l’Universiade deve vivere di tanti aspetti, promuovere il Piemonte e il suo sistema universitario che quando fa rete va ancora più forte. L’obiettivo dei Giochi Mondiali Universitari invernali è che tutto il sistema esca più forte di quanto era prima. Colgo l’occasione per portare anche il saluto dell’Assessore allo Sport della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca. L’Universiade è già iniziata!».

Gian Carlo Avanzi (Magnifico Rettore dell’Università del Piemonte Orientale) ha aperto gli interventi dei Magnifici Rettori piemontesi: «Sono contento di questa competizione che sarà a corollario alle gare sportive. È bello che ci sia un brain storming su questa iniziativa perché il nostro compito è di mettere insieme i saperi, le persone, farle incontrare. Le Università piemontesi appoggiano queste idee e collaboreranno per la realizzazione di questo progetto che nasce come iniziativa del nostro sistema universitario regionale».

Bartolomeo Biolatti (Magnifico Rettore dell’Università Scienze Gastronomiche di Pollenzo) ha aggiunto: «Noi come piccolo Ateneo mettiamo il cibo al centro della nostra vita, come valore che modella la nostra società. Vedo questo hackathon come un tentativo volto anche ad individuare nuove professioni e spero che da questa competizione escano dei giovani campioni che si possano prendere cura del nostro pianeta puntando su un vero e proprio sviluppo sostenibile».

Guido Saracco (Magnifico Rettore del Politecnico di Torino): «Siamo una rete che collabora insieme e lo sport è un elemento chiave delle politiche di welfare. Mi piace l’idea che all’atleta sportivo si affianchi l’atleta del pensiero. Questo è un nuovo modo di fare Universiade e mi auspico che possa essere preso in esempio anche da coloro che organizzeranno i Giochi da qui in avanti».

Stefano Geuna (Magnifico Rettore dell’Università di Torino): «#To25 Brain Storm rappresenta un po’ un ritorno al passato, perché negli anni si è persa questa consuetudine di mettere insieme due dimensioni inscindibili come il corpo e la mente. Mi auspico che questa sfida possa diventare qualcosa di tradizionale, un percorso parallelo per approfondire i grandi temi che emergeranno da queste 12 discipline. Abbiamo fatto squadra e i risultati si vedranno, siamo contenti di esserci».

È arrivato anche il messaggio del presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Ferruccio Resta: «La CRUI accoglie con entusiasmo questa iniziativa, sicura che #To25 Brain Storm sarà un trampolino di lancio per giovani talenti, determinati, ambiziosi e capaci di raggiungere traguardi. Abbiamo fiducia nei tanti ragazzi e nelle tante ragazze che, con senso di responsabilità, sanno affiancare la passione per la propria disciplina a quello per lo studio e per la ricerca. Le Universiadi dunque come un grande terreno di gioco per oltre 1000 atleti del sapere in un percorso che taglierà il traguardo tra tre anni. Tre anni in cui tutto il sistema universitario, da Nord a Sud, saprà unirsi e sostenere le università piemontesi».

Le 3 discipline che completeranno #To25 Brain Storm saranno scelte proprio dagli studenti di tutta Italia, con l’intenzione di dare una risposta alle domande che più ci assillano in questo millennio. Il cambiamento climatico, la sostenibilità energetica, il tentativo di avere un pianeta in pace e non in guerra e la capacità di creare coesione sociale e nuovi modelli del lavoro.

Nel 2025, 25 squadre formate da 4 persone ciascuna si sfideranno e cercheranno di portare lustro alle rispettive nazioni che rappresentano, dando vita a un medagliere intellettuale e a una nuova manifestazione che si affiancherà a quella sportiva. Torino si conferma così capitale mondiale dello sport universitario secondo quello spirito che Primo Nebiolo ha radicato nel cuore e nella mente.

Questo l’intervento di Livia Di Giovanni, rappresentante degli studenti in Consiglio di amministrazione del Politecnico di Torino: «È meraviglioso che in occasione di un evento così importante come i World University Games venga organizzata questa sfida per le studentesse e gli studenti di tutto il mondo, sensibilizzando come lo sport contribuisca allo sviluppo e alla realizzazione degli individui, allo stesso modo delle discipline della mente e come queste possano essere interconnesse fra di loro. Basti pensare a quali sono gli ideali su cui si fonda lo sport, quelli di unione e condivisione, ma anche rispetto, integrazione e dialogo, e come questi possano essere il monito per questa challenge. È un’occasione per poter parlare del futuro, con i veri protagonisti, noi studenti e studentesse, e in modo concreto, mettendo in gioco tutto ciò che abbiamo appreso all’università e fatto nostro. Sono certa che gli studenti e le studentesse accoglieranno con entusiasmo l’iniziativa, con l’obiettivo di costruire un futuro migliore».

Un esempio perfetto di come si possa eccellere in tutti gli ambiti è la prima Ambassador di Torino 2025, la mezzofondista della Nazionale azzurra di atletica leggera Anna Arnaudo (Battaglio CUS Torino e borsista del Progetto AGON), eccellenza sportiva ed universitaria: «Ho la fortuna di vivere lo sport e l’Università a 360° ed è un’esperienza formativa che consiglio a tutti i giovani. Mettere insieme la ricerca scientifica e lo sport come faccio io tutti i giorni è molto bello, declinarla in competizione le dà un valore aggiunto per far nascere interessanti strade verso il futuro».

A seguire è intervenuto Riccardo D’Elicio (presidente CUS Torino e vicepresidente vicario C.O. Torino 2025): «Con il Comitato organizzatore stiamo cercando di valorizzare questo evento in tutti i settori, coinvolgendo tutto il mondo. La più grande prestazione sportiva di oggi è aver portato qui tutti e quattro i rettori, schierati e convinti che questa opportunità non debba cadere nel vuoto. C’è il supporto della Regione Piemonte e della Città di Torino, manca ancora quello della Città metropolitana, ma arriverà. Sarà una sinergia di esperienze e di relazioni che saranno messe in campo per una Torino del futuro che si legherà moltissimo al sistema universitario torinese e piemontese, per continuare ad attirare studenti che vengano a formarsi a Torino e che siano il futuro del mondo. Guai a pensare che lo sport sia “quello che fa sudare”, oggi lo sport deve essere qualificante per la persona e insieme alla FISU forse stiamo percorrendo un nuovo orizzonte che ci porterà a qualificare lo sport universitario e le relazioni tra i paesi. Che questo lo faccia lo sport, lasciatemelo dire, è un orgoglio».

Domenico Carretta (Assessore allo Sport Città di Torino) ha aggiunto: «È una sfida nella sfida quella che lanciamo da Torino. Non saranno più le stesse Universiadi e il sapere sale sul podio con le discipline sportive. Mai come questo momento diventa fondamentale investire sui giovani, non soltanto sullo sport, ma anche sulla cultura e sul sapere per formare la nuova classe dirigente di domani».

A chiudere la presentazione di #To25 Brain Storm è stata Verena Burk (FISU Senior EC Member), entusiasta di questa iniziativa che la FISU promuoverà in tutto il mondo: «Cari amici italiani e degli Stati Uniti grazie per avermi invitata a questa conferenza in questo giorno così importante per la FISU, ma anche per tutte le federazioni sportive internazionali e per l’intero sistema universitario. Oggi celebriamo per la settima volta la Giornata mondiale dello Sport universitario e voglio congratularmi con il comitato organizzatore di Torino 2025, con il CUSI e con le organizzazioni locali per aver creato una sinergia tra competizione sportiva ed attività educative. La FISU supporterà la Brain Storm competition perché è importante, soprattutto per il futuro dello sport universitario, lavorare con gli studenti di tutto il mondo».

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