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Filippo Ganna tenta il record dell’ora a Grenchen in Svizzera: “superare i limiti più di testa che di gambe”

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“Dopo i Mondiali mi sono diviso tra la famiglia e gli allenamenti nel velodromo di Montichiari, dove abbiamo cercato di ricreare l’atmosfera che troverò domani. E abbiamo provato anche le cose ‘basiche'” – spiega il ciclista verbanese Filippo Ganna in preparazione del suo tentativo di superare il record dell’ora al velodromo Tissot di Grenchen in Svizzera.

“Dietro a un tentativo come questo – continua Ganna – c’è un super lavoro, ma io cerco di non pensarci. Questo per l’ora è un lavoro differente rispetto a qualsiasi altro tipo di sforzo: all’inizio vorresti spingere di più perché ti dici ‘ho le gambe’, provi buone sensazioni e vorresti andare oltre. Poi però arrivi a un punto che viene chiamato ‘off’ e cominci a soffrire. E’ più con la testa che con le gambe, e devi superare i tuoi limiti, l’ho già visto a Montichiari”.

Alla domanda “Quale sarà la condizione necessaria per fare il record?”, risponde: “L’importante è che io stia bene e ovviamente spero che domani sia così’, per me sarà uno degli appuntamenti più importanti della carriera. Se faccio il record dove lo metto nella graduatoria dei miei successi? Al primo posto rimarrà sempre l’Olimpiade, che resterà il punto più alto della mia carriera: i Giochi sono l’evento più importante che ogni sportivo possa vivere. Dopo di che ho vissuto altri momenti bellissimi, e se domani dovesse andare bene starà nel mezzo di questi. Se andrà ancora meglio, mi sentirò un po’ più vicino ai grandi del ciclismo, come Moser”.

Il primato è finora detenuto dal britannico Dan Bigham con 55,548 km.

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