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Cronaca

Un detenuto dà in escandescenza e devasta la stanza dell’ospedale Martini

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“Nei prossimi giorni valuterà se indire lo stato di agitazione. L’effetto che produce la presenza di soggetti psichiatrici è causa di una serie di eventi critici che inficiano la sicurezza dell’istituto oltre che l’incolumità del poliziotto penitenziario”, ha dichiarato Donato Capece, segretario generale del Sappe in merito alle  difficili condizioni in cui opera la polizia penitenziaria. E a seguito dell’ennesima aggressione messa in atto da un detenuto con problemi psichiatrici.

Il fatto è accaduto venerdì, all’ospedale Martini, dove l’uomo era stato accompagnato, scortato dagli agenti della polizia penitenziaria, e ricoverato nel repartino psichiatrico. L’uomo è andato in escandescenze, ha rovesciato un tavolo, staccato una gamba in alluminio dallo stesso e devastato una stanza. Poi ha minacciato chiunque tentasse di avvinarsi.

La situazione è tornata alla normalità dopo diverse ore.

Per il Sindacato autonomo polizia penitenziaria, “in ogni struttura decine e decine di detenuti con questo tipo di problemi vengono ospitati nelle sezioni detentive, e spesso sono in celle con altre persone che non hanno le stesse difficoltà. Di conseguenza, i poliziotti penitenziari, oltre a essere costretti a gestire la sicurezza delle carceri in grave carenza di organico devono affrontare problemi senza alcuna preparazione e senza alcun aiuto”.

“Il disagio mentale – dice Donato Capece – è stato riversato nelle carceri, dove non ci sono persone preparate per gestire questi problemi. Mancano strutture adeguati e protocolli operativi. Che siano garanzia di sicurezza per tutti: chi opera e chi invece è ospite delle strutture”.

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