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Piovà Massaia, soffocò la madre 92enne malata perché soffriva troppo: condannato in Appello

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Aspettò che i sonniferi che le aveva somministrato facessero effetto e poi, una volta addormentatasi, la soffocò nel sonno per pietà: perché non poteva più vederla soffrire. Dopo l’assoluzione in primo grado i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Torino hanno ribaltato la sentenza condannando a 6 anni e 8 mesi Gianni Ghiotti, 53 anni, operaio di Piovà Massaia che uccise la madre per “pietà”. “E’ stato un gesto d’amore” aveva spiegato in aula l’avvocato Dapino in primo grado.

Nel settembre dello scorso anno Gianni Ghiotti  si era recato dai carabinieri per confessare il reato, che nessuno avrebbe mai scoperto, anche perché al tempo si era pensato si trattasse di morte naturale.

A gennaio il giudice Federico Belli l’aveva assolto:  “il fatto non sussiste” aveva sentenziato il giudice, nonostante la richiesta del pm Gabriele Fiz di condanna a sette anni e mezzo era considerato già lieve per le attenuanti.

Oggi la condanna:

“Avendo i giudici ritenuto di credere alla confessione dell’imputato, hanno comunque considerato tutte le particolarità del caso e condannato lo stesso alla pena più bassa possibile in base alla legge”, ha commentato al Corriere l’avvocato difensore Marco Dapino.

“Prima di chiedere la condanna, continua il Corriere, il magistrato ha riconosciuto che Ghiotti ha ucciso la madre «per pietà» sottolineando che questa vicenda si sviluppa «in una zona grigia», perché in Italia «non c’è una legge sul suicidio assistito». Ed è in questo contesto che il pg, pur evidenziando la particolarità dell’evento, ha concluso che è «pur sempre un omicidio»”.

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