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Cronaca

Assolto dall’accusa di stupro il receptionist di un hotel di Torino: un calvario durato tre anni

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Non si è mai arreso di fronte alle accuse di stupro che gli aveva mosso contro una turista britannica. Ha respinto al mittente i j’accuse della donna e del pm Fabiola D’Errico e con rito ordinario ha provato la sua innocenza.

Ci sono voluti tre anni da quel novembre 2019, ma il receptionist di un hotel di Torino ha dimostrato di non aver usato la “droga dello stupro” e, pur avendo avuto un rapporto sessuale con la donna, di non aver abusato di lei, ma anzi tutto si è svolto consensualmente.

“E’ stata dura ma la scelta processuale di evitare riti alternativi è stata premiata. – spiega a La Stampa l’avvocato difensore Maurizio Pettiti -. Siamo riusciti a far emergere la verità e cioè che il mio cliente non ha mai abusato di nessuno né tantomeno ha utilizzato la cosiddetta droga dello stupro per approfittare della donna. Un vero successo processuale posto che la procura aveva richiesto il rinvio a giudizio al termine delle indagini preliminari – conclude il legale – ora il mio cliente ha riacquistato la propria dignità. Essere accusati di un fatto cosi vile è di una gravità non da poco. La giustizia ha vinto”.

 

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