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Cultura

Al Teatro Juvarra Dialogo di una prostituta con un suo cliente di Dacia Maraini

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Si conclude venerdì 31 marzo, dalle ore 21, la rassegna di drammaturgia contemporanea Il Teatro in/al Centro, ideata dalla Compagnia Maison du Théâtre in collaborazione con il Teatro del Baratto nei rinnovati locali del Teatro Juvarra e dell’ex Cafè Procope, ora Circolo Amici della Magia (via Filippo Juvarra 13, Torino). L’ultimo appuntamento vede la messa in scena di Dialogo di una prostituta con un suo cliente, atto unico di Dacia Maraini, con Lorenzo Beatrice e Manuela Marascio, per la regia di Luciano Caratto, direttore artistico della rassegna.
Scritto nel 1978, fa parte della vasta produzione drammaturgica dell’autrice fiesolana dedicata all’universo femminile. Donne e sesso, donne e amicizia, donne e dolore: le pièce teatrali di Maraini esplorano le sfaccettature più oscure e misteriose del femminino alternando poesia e impegno civile.

In questo dialogo, il corpo di Manila, prostituta colta e politicizzata, con una neonata da accudire in una stanzetta della Roma popolare, si rifiuta di diventare merce e oggetto di compravendita. In un serrato botta e risposta, alternando blandizie e minacce, il cliente, scaltro e pragmatico, si offre di amarla e proteggerla, ma l’ironia impassibile di Manila porta presto alla luce il bluff perverso di chi vuole solo possedere.
Gli attori sono riusciti a cogliere la perfetta alchimia fra tensione sensuale e provocazione intellettuale, cogliendo nell’ambientazione dei tardi anni ’70 interessanti spunti di approfondimento storico.
Vicina all’avanguardia senza esserne condizionata, affascinata dai classici, ma capace di mantenere una peculiare autonomia espressiva, sempre pronta a scagliarsi contro le ingiustizie politiche e sociali, Maraini, attraverso il teatro, ha cercato “se non di cambiare il mondo, di aiutare lo spettatore a pensare come dovrebbe essere”.

Tenendo ben presente questo monito, l’allestimento si è mantenuto fedele al testo e alle intenzioni dell’autrice, lavorando sulla costruzione di personaggi dinamici, scissi, rinchiusi in un’individualistica lotta per la sopravvivenza, ma con un piede ancorato negli Anni di Piombo. Un intenso incontro/scontro tra due corpi parlanti, in cerca di un riconoscimento l’uno negli occhi dell’altro.

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