Iosonocobalto illumina il Cap10100

Sul palco del Cap10100, una serata diversa dal solito. Eterea, quasi aliena, come l’argenteo abito indossato, Iosonocobalto, un’identità che prende forma attraverso la musica. Infatti, entra sul palco e si materializza istantaneamente, brillando di luce propria.

Voce potente e presenza scenica, Iosonocobalto è il progetto solista della cantautrice torinese Serena Manueddu, che compone i suoi brani alla costante ricerca di atmosfere oniriche, fondendo melodia e parole, cercando di raggiungere un instabile equilibrio tra sogno e realtà.

Sul palco ha portato il suo disco d’esordio, “Non avere paura del buio”. Dalle sue parole: “Non avere paura del buio” è un disco autobiografico, se si può dire, perché tutti i brani mi rappresentano e dipingono alcuni momenti e questioni importanti che hanno fatto parte della mia vita. Ma è anche un disco “corale”, perché racconta situazioni che appartengono a tutti.

Canta le sue paure, ma anche la sua forza, l’amore ed il bene per sé stessi. Ci sono le insidie, ma anche la determinazione e la resilienza, che fanno da timone nel mare in burrasca.

Nel raccontare il suo disco, dice: ”Poiché ogni brano è la fotografia di un momento, ho pensato alla tracklist come un’opera teatrale che si apre con “Io sono Cobalto”, che non presenta solo il disco in sé ma soprattutto la mia identità musicale e non, e si chiude con “Notturno”, dove la notte non è più lo sfondo della paura del buio, ma una riflessione sull’amore, che è il contrario della paura”.

È un percorso, appena iniziato che speriamo il più lungo possibile. Sicuramente un pezzo lo ha fatto ieri sera, sul palco del Cap10100. L’aspettiamo, più avanti, lungo la strada, a tracciare la rotta.
Foto e report Paolo Pavan

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese