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A Torino quattro soldati ucraini mutilati in guerra hanno ricevuto protesi bioniche

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Questa mattina, nella Sala delle Colonne di Palazzo Civico di Torino, si è tenuta la conferenza stampa dedicata alla storia di Roman, Mykola, Ruslan e Mykhailo, i quattro soldati ucraini ai quali sono state applicate protesi bioniche di ultima generazione dopo le gravi lesioni subite nel conflitto ancora in corso.

La Città di Torino ha accolto i soldati e ospitato l’incontro che ha visto la partecipazione della Fondazione Superhumans Center e dell’Officina Ortopedica Maria Adelaide, le due realtà che hanno collaborato intensamente per la realizzazione e l’applicazione degli ausili. Il 14 aprile, dopo soli otto mesi di lavori, è stato inaugurato il primo centro protesico Superhumans a Leopoli, alla presenza della first lady Olena Zelenska, e in quella occasione è nata la collaborazione con l’Officina Ortopedica di Torino, unica azienda italiana a partecipare alle partnership d’eccellenza che Superhumans Center ha attivato con i migliori specialisti del mondo per lavorare e consultarsi su interventi chirurgici di grande complessità.

Durante la conferenza stampa, alla presenza dei quattro militari, sono state raccontate le loro storie e mostrate le protesi tecnologiche messe loro a disposizione. Nello specifico, per Roman Kiyanets sono state realizzate due protesi: una meccanica per lavori pesanti ed una mioelettrica con la ricostruzione di tre dita; a Mykola Efimenko sono state applicate una protesi mioelettrica per il braccio con mano multiarticolata Covvi e una mano meccanica con la ricostruzione del pollice sinistro; a Ruslan Petrov è stata applicata una protesi meccanica con la ricostruzione delle cinque dita per lavori pesanti; per Mykhailo Bartoshik è stata realizzata una protesi mioelettrica con controllo attraverso i muscoli pettorali e dorsali, con la ricostruzione di tutti i livelli articolari (spalla, gomito, polso, dita) e con la mano multiarticolata Covvi.

Queste le storie dei quattro soldati:

Roman Kiyanets – 27.04.1997
Sposato con Kateryna, Roman ha un figlio di 5 anni. È un militare professionista, un ufficiale. Ha studiato all’Accademia nazionale dell’esercito e poi è andato a prestare servizio nella 14ª brigata meccanizzata separata su incarico.
Il 01.09.2022 è stata eseguita un’amputazione del 3°, 4° e 5° dito della mano destra a causa di una ferita da mina. Sono state realizzate due protesi, una meccanica per lavori pesanti ed una mioelettrica con la ricostruzione di tre dita (i-Digits).

Mykola Efimenko – 21.10.1982
Divorziato con due figli di 18 e di 12 anno, prima della guerra su vasta scala, Mykola era sotto contratto nell’esercito e prima ancora lavorava in una fabbrica. Ha prestato servizio nella 72a brigata ed è stato circondato e poi catturato dai russi per due giorni. Quando è iniziata l’invasione su vasta scala era nella 101a brigata, a guardia dello stato maggiore, a Kiev.
Il 14.08.2022 è stata eseguita un’amputazione transomerale sinistra e una parziale della mano destra a causa di una ferita da mina. Sono state realizzate una protesi mioelettrica per il braccio con mano multiarticolata Covvi e una mano meccanica per la ricostruzione del pollice sinistro.

Ruslan Petrov – 06.08.1999
Figlio di un militare, il ragazzo viene dalla città di Izyum, nella regione di Kharkiv. Prima dell’invasione, Ruslan lavorava in Polonia, ma era tornato a casa il 26 dicembre 2021. Il suo visto stava per scadere, ma non è riuscito a rinnovarlo in tempo a causa dell’inizio della guerra.
Il 27.12.2022 ha subìto l’amputazione di tutte le dita della mano sinistra e delle falangi di due dita della mano, a causa di una ferita da mina. Per lui è stata costruita una protesi meccanica con la ricostruzione delle cinque dita per lavori pesanti.

Mykhailo Bartoshik – 13.04.1992
Sposato con Nadia, prima della guerra lavorava in Repubblica Ceca in uno stabilimento dove vengono realizzati cataloghi con campioni di tessuto. È tornato in Ucraina nell’aprile 2022 per arruolarsi e combattere.
Il 04.08.2022 ha subìto l’amputazione dell’intero braccio destro a partire dalla clavicola a causa di ferita delle schegge dei colpi da carro armato. Per lui è stata realizzata una protesi mioelettrica con controllo attraverso i muscoli pettorali e dorsali, con la ricostruzione di tutti i livelli articolari: spalla, gomito, polso, dita e con la mano multiarticolata Covvi.

Dichiara il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: “Sono orgoglioso di dare il benvenuto a Torino a nome della Città e di tutti i torinesi a questi soldati, rimasti feriti nel terribile conflitto che da molti mesi mette a dura prova l’Ucraina e il suo popolo. Una guerra che avviene nel cuore dell’Europa e che la riguarda tutta. Oggi siamo qui per raccontare un esempio di eccellenza sanitaria della nostra Città e il sostegno che la nostra comunità è capace di offrire a chi si trova in difficoltà e combatte per garantire anche al nostro futuro libertà, prosperità e democrazia”.

Roberto Ariagno, Direttore Officina Ortopedica Maria Adelaide: “Il viaggio a Leopoli è stata un’esperienza molto profonda e importante sotto il profilo professionale ed umano. È motivo di grande orgoglio sapere che il nostro know-how è conosciuto e richiesto all’estero e sarà utile ai pazienti di un Paese così duramente colpito. Ringrazio tanto gli amici di Superhumans Center per questa incredibile esperienza e opportunità. Abbiamo fatto del nostro meglio e continueremo a farlo”.

Olga Rudnieva, CEO Superhumans Center: “Il centro Superhumans sta attirando la migliore esperienza internazionale in Ucraina. Purtroppo, ci mancano le competenze nelle protesi degli arti superiori e dobbiamo formare i nostri specialisti e trovare la soluzione migliore per i nostri pazienti. Avere tali partner ci consentirà di raggiungere entrambi gli obiettivi: accumulare le competenze necessarie e restituire la mobilità alle persone ferite dalla guerra”.

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