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L’automobilista scortese: gli insulti dell’italiano alla guida. La classifiche per città

Redazione Quotidiano Piemontese

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Quali sono gli insulti alla guida più utilizzati nelle principali città italiane? Se lo è chiesto Noleggioauto.it che ha  posto questa domanda agli automobilisti italiani in dieci città, creando una guida per “orientarsi” tra le offese dialettali quando si noleggia un’auto.

Nel nostro Paese, le espressioni variano a seconda della zona e quindi dei dialetti: noleggioauto.it ha realizzato uno studio per scoprire quali sono gli insulti più utilizzati alla guida nelle 10 città più popolose d’Italia. Per fare ciò, noleggioauto.it ha collaborato con pagine e gruppi Facebook locali, legati al tema del dialetto, i quali hanno fornito la loro conoscenza in materia.
In quale città si insulta di più alla guida?

Sulla base dei dati raccolti, è Roma la città in cui gli automobilisti sentono di più il bisogno di rivolgere malauguri, per lo più coloriti, ad altri guidatori, complice anche il traffico insostenibile nelle strade della capitale.

Torino
1. “Beté!” (= Ebete!);
2. “Balengu!” (= Stupido!);
3. “Piciu!” (= Ca**o!).

Roma
1. “L’anima de li mort***i tua!” (= Sull’anima dei tuoi avi defunti);
2. “Va’ mmorì ammazzato!” (= Che tu muoia ucciso da qualcuno);
3. “A deficienteee!” (= Deficiente).

Milano
1. “Testina” (= Stupido);
2. “Và a dà via i ciapp!” (= Vai a dare via le chiappe);
3. “Va a ciapà i ratt!” (= Vai ad acchiappare i topi).

Napoli
1. “Sta lota!” (= Sei fango!);
2. “Chitem****t!” (= Sull’anima dei tuoi familiari defunti);
3. “Guard’ ‘stu curnùt!” (= Guarda questo corn**o!).

Palermo
1. “Beistia!” (= Bestia!);
2. “Cos’enutile!” (= Sei una cosa inutile!”);
3. “Cuirnutu i to patri!” (= Tuo padre è un corn**o!).

Catania

1. “Talia a chistu!” (= Guarda un po’ questo qui!);
2. “Sciamunitu!” (= Scemo);
3. “Cunnutu tu e cu non tu rici!” (= Corn**o tu e chi non te lo dice).

Genova
1. “Belin!” (= Deficiente);
2. “Sciachelu!” (= Tonto!);
3. “Vattelu a piggia in tu cu!” (= Vallo a prendere nel cu*o).

Bologna

1. “Socmel!” (= Incitazione ad una fellatio);
2. “Va cagher!” (= Vai a cag**e);
3. “Ch’ a ‘t vègna ‘n cancher!” (= Che ti venga un malanno).

Firenze
1. “Oh grullo!” (= Sciocco);
2. “Accident’a te e a chi t’ha cahato!” (= Mannaggia a te e a chi ti ha partorito);
3. “Vaffandomo!” (= Versione fiorentina dell’espressione italiana “vaffanc**o).

Bari
1. “Stu trem*ne!” (= Versione volgare di “stupido”);
2. “Mocche alla razza tó!” (= Accidenti alla tua stirpe);
3. “Le murte ca tine!” (= Siano maledetti i tuoi avi defunti).

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