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Uncem denuncia: i telefoni continuano a non prendere in montagna

I piani per estendere la rete telefonica su tutto il territorio nazionale sono in ritardo, mentre il digital divide aumenta

Sandro Marotta

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Torino – Nei territori montani non c’è campo per i cellulari, il Piano banda ultralarga è in ritardo e i piccoli paesi piemontesi rischiano di perdere attrattività turistica. La copertura internet nazionale è anche inserita nei due piani Italia 1Giga e Italia 5G finanziati dal PNRR, tuttavia l’Unione Comuni ed Enti montani denuncia molte lacune: la disuguaglianza digitale tra città e montagna rimane. In questo senso Uncem ha avviato una campagna per raccogliere le segnalazioni di tutti i paesi dove non c’è segnale: è possibile inviare il proprio feedback qui.

“Gli antidoti e le soluzioni ci sono. – commenta Uncem in una nota diffusa oggi – Nel PNRR ci sono le risorse e altre si possono, si devono trovare. Lo deve fare lo Stato per arrivare – come successe negli anni Sessanta per strade ed energia elettrica – laddove gli operatori privati non arrivano, perché non remunerativo. Ovvero investire, come Stato e Istituzioni centrali e regionali, in pali, tralicci, sui quali gli operatori telco possono installare ripetitori.”

I fondi già stanziati si potrebbero ampliare con la nuova legge di bilancio nel 2024.

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