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Spettacolo

King Hannah, Warhaus e i Wilco sul palco del primo giorno di ToDays 2023

Il racconto della prima giornata della rassegna musicale

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Torino – Come ogni anno, il finale di agosto accende la periferia di Torino, che per un weekend è al centro dell’attenzione musicale italiana e non solo. Partito il ToDays 2023, grazie allo sforzo del suo storico direttore Gianluca Gozzi, del Comune di Torino e di tutti i partner che ogni anno contribuiscono a far sì che questo piccolo grande evento possa aver luogo.

Serata davvero torrida in barriera di Milano, ma questo non ha impedito a nessuno di godersi un fantastico opening ed agli artisti di dare davvero spettacolo e ieri sera è proprio il caso di dirlo.
Sul palco ancora in pieno sole, l’apertura è per King Hannah, un duo che sembra uscito direttamente dall’indie anni ’90. Rock intenso e d‘atmosfera, a tratti grezzo a tratti esplosivo, unito ad un fascino tutto inglese. Ci sono le chitarre ruvide di Craig bilanciate dalla meravigliosa voce di Hannah, che hanno superato, insieme, la prova del caldo torrido che li aspettava sul palco.
Il tempo di apprezzare il loro sound ed il loro mood che il palco si incendia per l’arrivo di Les Savy Fav, gruppo alternative rock statunitense originario di New York. Uno spettacolo che è persino difficile raccontare per le continue scorribande dell’istrionico frontman della band, Tim Harrington, che ha catalizzato l’attenzione di tutto il pubblico, coinvolgendolo direttamente nella performance in uno stile che definirei quasi “Furero”.  In mezzo al pubblico, per tutto lo Spazio211 con 100 metri di filo che girava come un serpente impazzito, ha coinvolto i fan in una sorta di bolgia, di girone infernale, con un carico di simpatia e di energia veramente inesauribile. Credo che in questo caso, le foto, ma soprattutto i video che sicuramente spunteranno, possano aiutare a capire il livello della performance.
Il tempo di riprenderci da questa giravolta di stile che sul palco sale Warhaus, il nuovo progetto di Marteen Devoldere, noto per aver fondato la band Balthazar all’età di soli 22 anni, che esordì con Applause, primo album pubblicato nel 2004. Cantante e polistrumentista, grande presenza sul palco, con uno stile molto personale, che unisce un sound elegante e melodico carico di pathos.
Da sempre le line up di ToDays ci hanno abituato a questi up&down, a questi repentini cambi di stile, di immagine, per un pubblico che si mischia, per stile e genere ed aspettative. Ce n’è sempre per tutti e un po’ di tutto, per scoprire anche cose nuove ed inaspettate. Ma questo non lo si può dire certo per i Wilco, storica rock band statunitense, formatasi a Chicago nel 1994, da quel genio di musicista e compositore che è Jeff Tweedy dopo la sua esperienza con gli Uncle Tupelo.
Da più di vent’anni, I Wilco, band che ormai possiamo definire seminale, ridefinisce i parametri delle esibizioni live, con il loro status assoluto sul palco, capaci di racchiudere in un unicum più di sessant’anni di storia della musica americana.
Accanto al carisma di Jeff c’è la ormai iconica chitarra di Nels Cline, non solo nel celebre assolo di “Impossibile Germany”, ma per tutto lo show, la potente sezione ritmica John Stirratt al  basso e Glenn Kotche, un vero martello alla batteria. Assieme Pat Sansone alla chitarra e Mikael Jorgensen, un po’ defilato alle tastiere.
Un’ora e trenta di esibizione, precisa, spaccata, come da copione per ToDays, che ha ripercorso la loro ormai enorme discografia, iniziata con “Spiders (Kidsmoke)”, ricordo di quello storico concerto del 2007 tenuto allo Spazio211 e poi continuata pescando da una lunga collana di perle, “Cruel Country”, “I Am Trying to Break Your Heart”, “Love Is Everywhere”, “Jesus, Etc.”, “A Shot in the Arm” e la impossibile (inarrivabile) “Impossible Germany”, giusto per citarne alcune. Alla fine, quel misto di stanchezza e felicità, ci lascia un po’ attoniti, ma non abbiamo tempo perché questa sera si replica, sul palco dalle 18.30,  Gilla Band, Anna Calvi, i dirompenti Sleaford Mods ed in chiusura i Verdena. Ci vediamo lì.

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