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Asti, non accetta la fine della relazione e dà fuoco all’appartamento dell’ex fidanzata

L’incendio ha causato gravi danni

Gabriele Farina

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Asti – All’alba di mercoledì 13 settembre gli agenti di polizia della Questura di Asti sono intervenuti con i Vigili del Fuoco per un incendio in un appartamento in pieno centro città. Messi in salvo i presenti è risultato chiaro che l’incendio era idi origine dolosa.

La donna di ventotto anni che abita nell’appartamento da cui erano scaturite le fiamme, ha denunciato le condotte di un uomo di trentasei anni che, non accettando la fine della relazione sentimentale aveva iniziato a molestarla, percuoterla e picchiarla ripetutamente cagionandole uno stato di ansia e agitazione, confermato poi anche da alcuni comportamenti della donna e da evidenze probatorie raccolte dagli operatori.

Nelle ore precedenti a quelle dell’incendio, i due giovani sarebbero stati all’interno dell’immobile ove, per l’ennesima volta avrebbero litigato violentemente e la donna spaventata si sarebbe allontanata frettolosamente lasciando all’interno l’uomo.

Gli investigatori dalla Squadra Mobile unitamente alla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Asti, coordinandosi e cooperando costantemente, hanno mantenuto un contatto diretto con la vittima e con tutte le persone coinvolte ed hanno raccolto elementi probatori tali da far emergere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo sia in relazione alle condotte persecutorie ai danni della donna sia relativamente all’incendio dell’appartamento.

Inoltre la pericolosità delle condotte contestate e il pericolo di reiterazione delle stesse, ha portato la Procura della Repubblica di Asti a formulare la richiesta di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere poi avallata dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Asti.

Nella mattinata di sabato 7 ottobre gli operatori della locale Squadra Mobile e della Sezione di Polizia Giudiziaria hanno intercettato l’uomo presso la locale stazione ferroviaria ed hanno dato esecuzione alla misura di cui sopra, traducendolo presso la Casa di Reclusione di Quarto.

Giova evidenziare che la fase in cui si sta operando è quella delle indagini e che la responsabilità dell’indagato sarà definitivamente accertata solo nel caso dell’emissione di una sentenza irrevocabile di condanna.

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