Alloggi popolari di Susa sottratti ad Atc e affidati a Telt, Frediani: scelta è irragionevole considerata la crisi abitativa

SUSA – Né una parte di cittadini né un settore della politica della Regione Piemonte è d’accordo con la decisione del Comune di Susa di affidare a Telt 13 appartamenti popolari, sottraendoli dalla procedura Atc per “sacrificarli” alla Torino-Lione.

Nel Consiglio Regionale c’è chi ha sollevato dubbi; una du queste è Francesca Frediani, che spiega in una nota: “Dall’audizione tenutasi oggi in Seconda Commissione relativamente ai progetti di legge di riforma dell’edilizia sociale pubblica emergono indicazioni che evidenziano la totale irragionevolezza della scelta dell’amministrazione segusina di sottrarre alloggi al patrimonio immobiliare delle case popolari per destinarli ai lavoratori del TAV.”

Contro la territorializzazione

Secondo le opposizioni la decisione del Comune di Susa si scontrerebbe anche con la richiesta della Caritas, che aveva suggerito di considerare, nella procedura di assegnazione degli appartamenti, quanto tempo il cittadino avesse trascorso sul territorio. “La Giunta di Genovese – continua Frediani – ha approvato un atto che va in direzione opposta, chiedendo di sottrarre alloggi ai cittadini di Susa per destinarli ad operai che arriveranno da altri territori per un tempo limitato.”

I punti problematici sollevati dai No Tav

Il movimento No Tav era intervenuto sulla questione, sollevando dubbi sulle fonti di finanziamento e sulla procedura di approvazione della delibera, che non risulta essere passata materialmente al vaglio del Consiglio comunale.

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