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Iannò (Torino Libero Pensiero): “Ritorniamo alla cara vecchia cucina fresca nelle scuole”

La nuova ristorazione si sarebbe dovuta caratterizzare per qualità, l’utilizzo di prodotti a km 0 e il contenimento degli sprechi

Redazione Quotidiano Piemontese

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TORINO – “Non c’è pace per il nuovo servizio di ristorazione scolastica, ennesimo esempio di incapacità della Giunta comunale. Una partenza con il botto già ai primi di ottobre per il nuovo e tanto sbandierato servizio di ristorazione scolastica, che denota disservizi.

La nuova ristorazione si sarebbe dovuta caratterizzare per qualità, l’utilizzo di prodotti a km 0 e il contenimento degli sprechi e invece i problemi si sono moltiplicati anziché migliorare. Sono innumerevoli le irregolarità contestate dai genitori: dai problemi con il cibo e le diete speciali, alla presenza di ospiti indesiderati nel piatto.

Fino a quando a vincere la gara di appalto è chi propone il costo più basso, questi sono purtroppo i risultati ed evidentemente mancano seri controlli. Occorre tornare e ripensare la ristorazione con cucina fresca nelle singole scuole, sicuramente con più qualità, più salutare e offre lavoro a più persone. Che si fa Amministrazione? È forse il caso di revocare l’appalto?”.

Questa la dichiarazione di Giuseppe Iannò di Torino Libero Pensiero in merito al servizio e, soprattutto, alla qualità del cibo servito nelle mense scolastiche.

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