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Cuneo

Ama Gloria vince il Sottodiciotto Film Festival & Campus 2023

Gabriele Farina

Pubblicato

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TORINO -Si è conclusa la 24ma edizione del Sottodiciotto Film Festival & Campus con l’assegnazione dei premi delle varie categorie. Eccoli nel dettaglio.

Premio Generazione futura

Visionati i sette film in gara, la giuria, composta da Ashkan Khatibi, attore e regista, Marta Ravani, direttrice di HanWay – The Collections presso la HanWay Films, e Mario Sesti, critico cinematografico e regista, ha attribuito il Premio Generazione futura per il miglior lungometraggio internazionale sul tema dell’universo giovanile (consistente in una scultura realizzata dall’artista Massimo Sirelli) a:
Àma Gloria di Marie Amachoukeli (Francia 2023)
con la seguente motivazione: La densità emotiva dello sguardo della bambina protagonista, la morbida concretezza e la concentrazione della messa in scena, l’innovazione del linguaggio (evidente soprattutto nell’uso originale dell’animazione) fanno di questo piccolo e sorprendente film una via di mezzo tra un saggio e un poemetto sulla maternità, sulla sua infinita dolcezza così come sul dramma incolmabile della sua assenza.

La giuria ha, inoltre, deciso di attribuire due menzioni speciali, rispettivamente a:
Bayan Layla, protagonista di Elaha di Milena Aboyan (Germania 2023)
con la seguente motivazione: Per l’interpretazione di un giovane personaggio capace di ospitare dentro di sé mondi, culture e affetti potenti e diversi.
Nehir Tuna, regista di Yurt (Dormitory) (Turchia/Germania/Francia 2023)
con la seguente motivazione: Per il coraggio con il quale ha affrontato un tema scottante e drammatico nella Turchia di oggi, costruendo intorno ad esso un racconto romanzesco per ambientazione e personaggi.


Premio “Gianni Volpi” | Esordi italiani

Valutati i cinque film in concorso, la giuria, composta da Alessandro Boschi, regista, autore e conduttore radio-televisivo, Claudio Corbucci, distributore cinematografico, e Ilaria Feole, giornalista e critica cinematografica, ha assegnato il Premio “Gianni Volpi” (consistente in una scultura realizzata dall’artista Massimo Sirelli) per il miglior lungometraggio d’esordio italiano, anno 2023, a:
Una sterminata domenica di Alain Parroni
con la seguente motivazione: Per la capacità di dar vita a uno spaccato generazionale privo di retorica e di preconcetti e per il ritratto di una periferia inedita e ruvida osservata con sguardo acuto e slancio lirico, che rivela un’idea di cinema entusiasmante.


I vincitori del Concorso internazionale That’Animato! for Kids e il Premio del pubblico di That’s Animato! for All

Visionate le quindici opere in gara nella sezione riservata ai cortometraggi realizzati negli ultimi tre anni dagli studenti delle scuole di animazione di tutto il mondo come film di diploma, selezionati nella categoria rivolta al pubblico dei più giovani, la giuria del Festival ‒ composta da Mario Addis, autore e regista, Erika De Nicola, regista e art director, e Victoria Musci, autrice e regista ‒ ha assegnato il premio del Concorso internazionale That’s Animato! for Kids (consistente in € 1000) a:
Aki di Wanci Hua del California Institute of the Arts: CalArts (USA)
con la seguente motivazione: Per la dolcezza e la semplicità con cui esprime un messaggio profondo e importante basato sulla tenacia, l’amicizia e la capacità di accettare e superare le sconfitte. Degno di nota è il suggestivo notturno nipponico, tra colori scaldati dalle lanterne e atmosfere oniriche.

La giuria ha, inoltre, deciso di attribuire una menzione speciale a:
Mr. Fragile di Emilia Karolina Miekisz della Rhode Island School of Design (USA) con la seguente motivazione: Un film gioioso e semplice. Giocoso ma non facile, delicato ma non fragile.  Un’animazione fatta con pezzi piccoli, ma capaci di reggere un ritmo divertente e di solleticare l’immaginazione.

La giuria dei bambini, composta dagli alunni della classe V B della Scuola Elementare Michele Coppino dell’I.C. “Ugo Foscolo” di Torino, ha attribuito il premio (consistente in una pergamena) per il miglior cortometraggio del concorso That’s Animato! for Kids a:
Head in the Clouds di Kaylee Tan del Ringling College of Art and Design (USA)
con la seguente motivazione: Il cortometraggio ha una grafica bellissima, molto fluida: in particolare, ci sono piaciute tantissimo le nuvole, perché sembravano dipinte. L’ideazione, pur partendo da una metafora molto comune, ci è sembrata molto efficace: tutti noi, ogni tanto, abbiamo bisogno di andare “con la testa fra le nuvole”! Ci è piaciuto molto il fatto che il professore non si sia fermato alla prima impressione di fastidio e di rabbia, ma che sia stato disponibile ad andare nel mondo della bambina e a guardare la realtà da un diverso punto di vista. Per questo pensiamo che questo cortometraggio possa essere utile anche agli insegnanti.

Nel Concorso internazionale That’s Animato! for All, a cui partecipavano i cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole di animazione selezionati per il pubblico di ogni età e i cui vincitori sono stati proclamati lo scorso venerdì, terminati i conteggi dei voti degli spettatori, il Premio del pubblico è stato assegnato a:
La notte, di Martina Generali, Simone Pratola, Francesca Sofia Rosso del Centro Sperimentale di
Cinematografia – Dipartimento di animazione (Italia)


I vincitori del Concorso nazionale Sotto18 OFF

Visionati gli undici film in gara nella sezione riservata ai cortometraggi realizzati autonomamente in ambito extrascolastico dagli under 18, la giuria composta da Lucia Bianco, vicepresidente del Gruppo Abele, Irene Dorigotti, regista, e Beatrice Surano, regista, ha assegnato il premio del Concorso nazionale Sotto18 OFF (consistente in attrezzature tecniche e nella targa Città di Torino – Sottodiciotto Film Festival & Campus) a:
Locked di Leonardo Scaloni e Luca Mancini (Pesaro)
con la seguente motivazione: I giovani registi dimostrano di conoscere bene i meccanismi del genere horror e danno prova di notevoli capacità tecniche. La tematica della paura esplorata nel film diviene strumento formativo e li guida nella sperimentazione del linguaggio cinematografico. Il premio viene dato come incentivo per approfondire ulteriori modalità narrative.

La giuria ha, inoltre, deciso di attribuire due menzioni speciali, rispettivamente a:
Legittima omertà, del Laboratorio Cinematografico Omissis (Cosenza) con la seguente motivazione: Per aver messo in scena con ironia e semplicità i luoghi comuni sulle mafie e la difficoltà delle giovani generazioni a dare fiducia alle istituzioni, in una terra dove il silenzio e l’abitudine alla violenza sembrano una tradizione assodata.
I miei legami, della Cooperativa Sociale CEIS ARTE – Casa Merlani (Bologna), con la coordinazione di Irene Olavide e Tiziana Passarini con la seguente motivazione: Per il valore sociale della narrazione, compiuta attraverso il linguaggio cinematografico dell’animazione, in cui sono protagonisti ragazzi stranieri appena arrivati in Italia; perché si promuove l’idea di cittadinanza attiva attraverso la scoperta di una nuova lingua come elemento chiave del processo.

La giuria composta da Marta Camana ed Elisabetta Pala, studentesse del Corso magistrale di laurea in CAM, Università degli studi di Torino, e da Lorenzo Sartor, studente del Corso triennale di laurea in DAMS, Università degli Studi di Torino, ha deciso di attribuire il Premio DAMS (consistente in una targa) a:
Pain(t) di Francesco Refano Artuso (Genova) con la seguente motivazione: Il regista esprime con estrema sintesi e cura nella composizione delle immagini un tema complesso come quello del blocco creativo dell’artista. Attraverso una metafora pienamente riuscita, l’opera riesce a mettere in
dubbio le nostre certezze su come fruiamo l’arte e su come concepiamo il processo creativo, sorprendendo dal punto di vista tecnico per la fotografia, l’ottima recitazione degli attori e una regia molto ispirata. Artuso dimostra una forte originalità nella messa in scena e nella scrittura e per queste ragioni è un giovane nome da tenere d’occhio.

La giuria ha, inoltre, deciso di attribuire due menzioni speciali, rispettivamente a:
Locked di Leonardo Scaloni e Luca Mancini (Pesaro) con la seguente motivazione: Perché riesce a usare la tecnica del found footage intelligentemente, trattando con consapevolezza il tema dell’isolamento e riuscendo a non cadere mai in banalità e soluzioni narrative didascaliche. La fotografia contribuisce a creare un senso di angoscia e turbamento, facendoci immedesimare nell’esperienza vissuta dai due protagonisti e nel loro lento procedere verso la pazzia.
L’hotel maledetto delle studentesse e degli studenti della Scuola di Cinema per Ragazzi di Ancona, coordinati da Nikola Brunelli (Ancona) con la seguente motivazione: Per la bravura dei giovani attori, i dialoghi brillanti e la realizzazione tecnica, dove il regista dà un supporto importante.

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