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Alla Casa Circondariale di Cuneo, nasce il progetto “Liberi di Coltivare”, per il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti

Il progetto promosso da Joinfruit e Open Baladin Cuneo

Elena Prato

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CUNEO – Nasce il progetto “Liberi di Coltivare, coltivare una rinascita“, per permettere ai detenuti della Casa Circondariale di Cuneo di muovere i primi passi verso il reinserimento socio-lavorativo.

 

A cura di Joinfruit insieme a Open Baladin Cuneo e alla Casa Circondariale, il progetto verrà presentato il prossimo 29 gennaio: nel concreto, si tratta dell’avvio di una piccola azienda agricola all’interno del carcere cittadino, per rieducare i detenuti attraverso un percorso formativo abbinato all’attività di coltivazione di frutta e verdura, che permetterà loro di acquisire inoltre le competenze necessarie per un eventuale futuro inserimento all’interno delle due aziende promotrici del progetto.

 

Infine, già in occasione della giornata di presentazione del progetto, verranno valorizzate alcune delle attività svolte nella Casa Circondariale di Cuneo: gli allievi/detenuti dell’Istituto Alberghiero di Dronero si occuperanno infatti di organizzare l’aperitivo con rinfresco, che includerà anche prodotti panificati realizzati da persone detenute attraverso il progetto Panatè.

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