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Cittadini

“Vuoti a rendere”, quell’iniziativa che vuole riconsegnare ai torinesi le migliaia di case sfitte

Solo nel Comune di Torino ci sono 50 mila alloggi sfitti. Oggi (mercoledì 31) la presentazione della raccolta firme

Sandro Marotta

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TORINO – Una raccolta firme per rispondere ai bisogni abitativi dei torinesi e restituire alla cittadinanza gli appartamenti sfitti della Città metropolitana di Torino. Questa l’iniziativa chiamata “Vuoti a rendere”, promossa, tra gli altri, da Arci Torino, UDU e ridays For Future Torino, oltre che da Volere la Luna e Legambiente.

Oggi, mercoledì 31 gennaio alle 18,30, al Cecchi Point di via Cecchi 17 ci sarà l’assemblea di presentazione della campagna.

La situazione abitativa torinese

313 mila 782: è questo il numero di abitazioni sfitte in tutta la Città metropolitana di Torino, secondo questi dati Istat. Questo vuol dire che sul totale delle case, il 23% non è occupato; solo nel Comune del capoluogo ci sono 50 mila case senza inquilini (circa il 15% del totale).

Il trend per gli alloggi sfitti è crescente se si guarda anche ai dati passati: “le abitazioni al Censimento Permanente del 2021 – dice la nota Istat – sono circa 4 milioni in più rispetto al 2011 (+13,0%), con una crescita di circa 1 milione 555mila abitazioni occupate (circa +5,0%) e di circa 2 milioni 509mila abitazioni non occupate (circa +8,0%)”. Sempre secondo i dati le persone senza tetto nel torinese sono circa 6 mila.

La campagna

“Tra gli obiettivi di questa campagna – spiegano i promotori della campagna – c’è introdurre nuove tutele per il diritto alla casa, aumentare il numero di alloggi disponibili, abbassare i canoni, rilanciare l’agenzia sociale per la locazione Lo.C.A.Re., rendere disponibili case fuori dalla logica di mercato. Così nasce “Vuoti a rendere”, delibera di iniziativa popolare per creare strumenti per gestire in modo innovativo lo stato di abbandono di queste case: la raccolta firme partirà a febbraio, e durerà quattro mesi.”

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