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Ambiente

L’Osservatorio europeo sulla siccità rileva bassi livelli di acqua nel suolo di tutto il Piemonte

Vegetazione a rischio, sul lungo periodo si rischia il 35% di territorio piemontese affetto da siccità estrema

Sandro Marotta

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PIEMONTE – Secondo l‘Osservatorio europeo della siccità, in buona parte del Piemonte c’è un deficit di acqua nel suolo, la condizione precedente a quella di siccità che mette in pericolo la vegetazione e quindi anche le coltivazioni.

I dati

Secondo l’elaborazione fornita dall’EDO (European Drought Observatory) il territorio della pianura padana ha livelli alti di Combined Drought Indicator, l’indicatore generale di siccità, che si basa sulla relazione causa-effetto della siccità agricola. Nello stadio in cui si trova il Piemonte “la mancanza di precipitazioni porta a un deficit di umidità del suolo, che a sua volta si traduce in una riduzione della produttività vegetale“.

Estendendo la rilevazione sui tre mesi (ottobre-dicembre ’23) si ottiene un quadro ancora più preoccupante. Nel basso Piemonte, nel cuneese al confine con la Liguria, l’EDO rileva una situazione di “siccità severa“, che in parte si estende anche nell’alessandrino e nella piana torinese.

L’acqua sotterranea

“Per quanto riguarda le acque sotterranee, – continua il Drought Central – a fine dicembre in Piemonte i livelli di soggiacenza si attestavano al di sotto dei valori medi mensili, con tendenza alla stazionarietà o in diminuzione (ARPA Piemonte)”.

Sul lungo periodo (ovvero con una previsione su 24 mesi), si potrebbe arrivare al 35% di territorio piemontese che soffre la siccità severa o estrema.

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