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Cronaca

Condannato per traffico di droga a Torino, scappò in Brasile: arrestato e riportato in Italia lo ‘ndranghetista Vicenzo Pasquino

Il suo nome compariva anche nel registro dell’Antimafia per l’inchiesta “Eureka”, che indagava su un maxi traffico internazionale di droga

Sandro Marotta

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TORINO – Sarà recluso in Italia, invece che in Brasile, Vicenzo Pasquino, ricercato dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino per traffico di droga.

Pasquino era stato arrestato nel 2021 in Brasile dalle autorità locali, dopo un periodo di latitanza. La polizia brasiliana lo aveva trovato in un albergo di Joao Pessoa, nella punta più orientale del continente sudamericano. A carico del 33enne le autorità torinesi avevano emesso una condanna definitiva di 17 anni di carcere per traffico di stupefacenti ed era anche coinvolto nell’inchiesta “Eureka”.

L’estradizione di Pasquino è stata eseguita dalla polizia federale del Brasile, che lo ha consegnato al servizio di cooperazione internazionale di polizia. Secondo le accuse, durante la permanenza in Sudamerica avrebbe stretto e mantenuto contatti con dei trafficanti di cocaina, per conto del clan di ‘ndrangheta “Nirta”.

Che cos’è l’inchiesta “Eureka”?

“Eureka” è il nome assegnato a un’indagine coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e da Eurojust che, come spiegano i carabinieri, “è stata avviata nel giugno 2019 a seguito di raccordi tra l’Arma e la Polizia federale belga che stava investigando su alcuni soggetti  riferibili alla cosca “NIRTA” di San Luca (RC) attiva a Genk (BE), dedita, tra l’altro, al narcotraffico internazionale.”

Le attività illecite riguardavano soprattutto il traffico di droga.  “Tra maggio 2020 e gennaio 2022 – si legge nella nota dei carabinieri -, sono stati movimentati oltre 6 mila kg di cocaina“. Il “frutto” di questi spostamenti è di circa 22 milioni di euro, che venivano usati per comprare auto e beni di lusso, aprire negozi in Francia, Portogallo e Germania; il riciclaggio era possibile grazie a diverse attività di autolavaggio.

Nel corso degli anni “è stato inoltre approfondito il contesto criminale riguardante Morabito Rocco detto “Tamunga”,  già latitante di massima pericolosità inserito nel programma speciale di ricerca del Ministero dell’Interno, tratto in arresto dall’Arma in Brasile nel maggio 2021, unitamente a Pasquino Vincenzo, all’epoca latitante per la DDA di Torino.  Anche in tale circostanza le investigazioni si sono avvalse di un’ampia collaborazione internazionale, tra gli altri, con la Polizia Federale Brasiliana, FBI, DEA e Interpol”.

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