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Economia

Fondazione CRT : si cerca di evitare il commissariamento, ma ci sono molti punti da chiarire

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La situazione relativa alla Fondazione Crt si fa sempre piú nebulosa ora che si presenta lo spettro del  commissariamento  che porterebbe all’azzeramento degli organi di gestione dell’ente dopo le dimissioni del presidente Fabrizio Palenzona e le multiple attenzioni dell’organo di controllo delle fondazioni bancarie ovvero il Ministero dell’Economia. che ha chiesto tutto il materiale disponibile per chiarire la situazione che era stata denunciata dal segretario della Fondazione poi dimissionato.

Il  nuovo consiglio di indirizzo, nominato venerdì 12 aprile si dovrebbe insediare il 7 maggio, quando sarà esplicitato il nome del consigliere cooptato mancante. Il nuovo consiglio di indirizzo nominato giorni fa è così formato

  • Davide Franco (Regione Piemonte)
  • Giampiero Leo (Regione Piemonte)
  • Luisa Vuillermoz (Regione Autonoma Valle d’Aosta)
  • Paola Allamano (Comune di Torino)
  • Claudio Lubatti (Comune di Torino)
  • Claudio Albanese (Città metropolitana di Torino)
  • Roberta Ceretto (Provincia di Cuneo)
  • Silvia Triglio Godino (Provincia di Alessandria)
  • Alberto Rubba (Provincia di Asti)
  • Paolo Luciano Garbarino (Province di Biella e Vercelli)
  • Alice Colombo (Province di Novara e Verbania)
  • Cristina Di Bari (Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Torino)
  • Elisabetta Mazzola (Conferenza Episcopale Piemontese)
  • Gianluca Gaidano (Comitato Regionale Universitario del Piemonte)
  • Anna Maria Poggi (Comitato Regionale Universitario del Piemonte)
  • Luca Settineri (Comitato Regionale Universitario del Piemonte)
  • Pier Benedetto Francese (Unioncamere – Unione Regionale delle Camere di Commercio del Piemonte)
  • Elide Tisi (Terzo Settore)
  • Michele Rosboch (cooptato)
  • Giuseppe Tardivo (cooptato)
  • Fiorenza Viazzo (cooptato)

Occorre però anche trovare un nuovo presidente dato che in base allo Statuto della Fondazione il nuovo presidente deve essere scelto entro un mese dalle dimissioni del dimissionario avvenute il 23 aprile. Resta anche da chiarire se siano i consiglieri di indirizzo su cui si discute a dover senza un conflitto di interessi preparare la documentazione per rispondere alla richiesta del Ministero dell’Economia di fornire entro dieci giorni un’adeguata informativa sui fatti e i verbali della riunione del consiglio di amministrazione del 19 aprile.

La situazione sembra si sia un po’ cortocircuitata in attesa di una trasparenza maggiore.

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